Tim paga la multa, ma ci guadagna lo stesso!

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha giudicato ingannevole il messaggio pubblicitario "Tim Tribù azzera i costi di ricarica", condannando TIM ad una multa di 64.600 Euro. La notizia viene da Andrea D’Ambra, presidente di Generazione Attiva, che ci spiega come lo spot della TIM, diffuso lo scorso autunno, vantasse di aver azzerato i costi di ricarica quando, in realtà, questi venivano comunque pagati dall’utente. Per attivare il servizio bisognava sborsare 5€ e passare ad un piano tariffario con costi più elevati.Non solo.Il bonus ricevuto poteva essere utilizzato soltanto per sms e chiamate esclusivamente verso gli appartenenti alla “tribù” ed entro e non oltre 30 giorni dalla ricarica e per un limite massimo di 3 ricariche al mese. Tutto ciò non era chiaramente illustrato nel messaggio pubblicitario che l’Antitrust ha ritenuto bene sanzionare. Come dice D’Ambra: "Questo è solo la prima di lunga serie di sanzioni che continueranno ad arrivare per le aziende indisciplinate che non dimostrano un minimo di rispetto verso i consumatori.<br />
Inoltre si deve far di tutto affinché il Codice del Consumo venga modificato nella parte in cui prevede un tetto massimo alla sanzione amministrativa di 100.000 Euro tenuto conto del fatturato e delle circostanze aggravanti di questi grandi colossi troppo spesso recidivi.
Basti vedere cosa accade negli altri paesi come ad esempio in Francia dove recentemente per pubblicità ingannevole alla principale catena di distribuzione Carrefour
è stata richiesta una sanzione pari a 4,8 Milioni di Euro.