Tolmezzo: cordoglio per la scomparsa dell’ex sindaco Ilario Brollo

 

di Gino Grillo.

È morto improvvisamente nel pomeriggio di oggi, mercoledì 17 dicembre, all’ospedale dov’era stato ricoverato nella mattinata, Ilario Brollo, 72 anni, ex sindaco della città carnica e fondatore della squadra di calcio locale della Virtus. Una malattia fulminea l’ha stroncato, lasciando sbigottiti quanti lo conoscevano. Alcuni erano venuti a conoscenza che stava poco bene, la modestia e la riservatezza di Ilario non dava adito però ad avere notizie più precise sulla sua salute.

Brollo fu sindaco della città dal 1995 al 1999, succedendo a Renzo Tondo. Una vittoria, la sua, impeccabile, da un punto di vista politico, sull’avversario Sergio D’Orlando. Entrambi di provenienza democristiana, avevano scelto strade diverse, Brollo schierandosi con il centrosinistra, mentre D’Orlando si era posizionato con il centrodestra. Sottoufficiale dell’Aeronautica per 4 anni, poi si stabilì nella sua città, lavorando quale impiegato per Pillinini Mobili e quindi entrando in Cassa rurale. Dal 1975 Ilario Brollo si dedicò alla politica, come consigliere con il sindaco Igino Piutti, cui era legato da grande amicizia, anche se poi le loro strade in campo politico si sono differenziate, ma sul piano umano la loro amicizia non è mai venuta meno.

«La nostra – ricorda Piutti – è stata un’amicizia personale prima che politica, anche quando la diversità di vedute sul futuro della Carnia ci ha portati su posizioni politiche diverse. Sapevo che venerdì era uscito dall’ospedale, lo avevo chiamato per sapere i risultati delle analisi mediche effettuate, ma la sua riservatezza non gli ha permesso di rispondermi al telefono. Poi tutto è precipitato».

Piutti lo ricorda come un archetipo di cittadino tolmezzino, di derivazione contadina. «Tutta la Dd dei primi periodi a Tolmezzo era così, che presentava, come ha fatto Ilario da amministratore quale sindaco e anche all’opposizione, posizioni concrete, al servizio della gente con un rapporto di onestà semplicità delle relazioni».

Parole di cordoglio sono state espresse pure dagli ex sindaci Renzo Tondo e Sergio Cuzzi, che lo ricordano come persona pacata, riservata, «mai sopra le righe con il quale si poteva dialogare facilmente». Brollo fu sindaco in un brutto periodo per la città carnica, quando fu colpita dall’alluvione di Torre Picotta, «dove per poco non ci scappò il morto – rammenta Cuzzi –. Un amministratore lo si giudica per come gestisce i momenti difficili, e in quell’occasione Ilario, uomo di concretezza, si è comportato egregiamente, anche se questo lo ha penalizzato nella tornata amministrativa seguente (perse appunto contro Cuzzi, ndr).

Dario Zearo ricorda Ilario non solo come amministratore: «Siamo quasi coetanei, per cui abbiamo trascorso la vita praticamente insieme: uomo moderato, con il quale ho condiviso bei momenti anche da avversari politici. Nessun screzio, anche se avevamo posizioni politiche diverse sulle quali ci siamo spesso confrontati».

Riservata pure la famiglia, che con la figlia Elena, impiegata in Comune, chiede di ricordare il padre quale uomo pubblico. «Sul piano personale, riservato com’era, non sarebbe voluto apparire». Ilario lascia altri due figli: Anna, impiegata in una ditta locale, e Alberto che lavora in banca e due fratelli Fantina e Giuseppe, attualmente cappellano degli emigranti in Germania, del quale si attende il ritorno in Carnia per stabilire l’orario del funerale che si terrà in duomo domani pomeriggio.