Tolmezzo: Cuzzi vs alcolici – Sindaco si dia una multa :-)

L’ordinanza (o “provocazione” come lui stesso l’ha definita) del sindaco Cuzzi ha il merito di cercare di affrontare finalmente una realtà che a Tolmezzo (in particolare nella zona della stazione delle Autocorriere, fra Via Divisione Garibaldi, Via Carnia Libera 1944 e Piazza Pertini) troppo spesso è fatta di giovani, ubriachi fin dalle prime ore del mattino. Quindi diamo merito al Sindaco, entriamo nell’ottica della provocazione e diamo il nostro contributo; perchè se ci aspettiamo che a risolvere la cosa sia unicamente l’effetto “spavento” che può dare una semplice multa senza un reale approfondimento e una più ampia analisi del rapporto giovani e alcool, perdiamo l’opportunità di affrontare seriamente una questione spinosa, riducendo il tutto ad una reprimenda nei confronti dei ragazzi.
Le cose da analizzare invece sono molte e anche decisamente scomode, sopratutto per gli adulti più che per i minori.

Cominciamo con i tecnicismi; partiamo dal decreto Maroni a norma del quale è stato possibile per il Sindaco Cuzzi emettere l’ordinanza: si fa passare per federalismo un vero e proprio lavarsi le mani del governo in termini di sicurezza sociale e territoriale. Non solo si riducono i trasferimenti ai comuni indebolendo quindi la loro capacità di intervento, ma ora tutto viene scaricato sulle spalle del sindaco, che pur non avendo una laurea in tuttologia, deve affrontare la questioni più disparate e risponderne in proprio, senza avere alcun supporto dagli organi statali; nemmeno un parere sulla legittimità e costituzionalità delle ordinanze emesse e per non parlare poi di pareri più espressamente tecnici sulla materia su cui occorre intervenire. Se il governo latita, forse è l’ente sovracomunale maximo (e cioè la Regione) che dovrebbe preoccuparsi di dare omogeneità perlomeno a problematiche che risultino simili tra diversi comuni dello stesso territorio.

Altra cosa curiosa riguarda la collocazione urbana del problema: i fatti cui ci si riferisce sono sempre avvenuti in una zona distante non + di 20/50 metri dal comando dei Carabinieri di Tolmezzo. Se ne deduce che la cosa é sempre stata sotto gli occhi dei tutori della legge; possibile allora che con un minimo di collaborazione tra le forze locali di polizia la situazione non potesse venir affrontata prima? E comunque, se attribuiamo sempre di più compiti polizieschi ai vigili urbani é chiaro che prima o poi qualcuno dovrà porsi il problema del "chi fà che cosa" e del "chi coordina chi" tra le varie forze dell’ordine e la polizia locale: ma chi sarà mai questo qualcuno? Forse gli organi presenti sul territorio del governo centrale?

L’ordinanza esclude poi la sua applicazione durante le manifestazioni culturali e sportive, le sagre, le fiere o i mercati; francamente crediamo invece che la parte dell’ordinanza relativa “all’abbandono, nei luoghi pubblici, di contenitori vuoti, in particolar modo di vetro, rifiuti ed altri oggetti potenzialmente pericolosi” debba essere conservata anche per tali eventi. L’educazione e il senso civico non possono essere sospesi a piacere, devono valere soprattutto quando a volersi divertire non sono solo i ragazzi o quando la cosa possa convenire alla categoria economica che si è fatta promotrice delle segnalazioni che hanno portato all’attuale ordinanza.

Veniamo ora alla pena prevista: è chiaramente indicativa. Ma per evitare che qualche genitore troppo premuroso con il suo “pargolo” paghi di corsa e quindi renda del tutto inefficace la punizione, sarebbe stato meglio stabilire una multa + alta commutabile subito con alcuni giorni di lavoro socialmente utile previsti in un progetto rieducativo stabile, in cui far confluire tutte le energie che i ragazzi dovranno spendere per non pagare la multa; basterà che il progetto abbia uno scopo preciso e visibile per raggiungere l’obiettivo. Altra cosa assolutamente non facile da realizzare è prevedere qualche forma di sostegno alle famiglie dei ragazzi: se al mattino sono già in giro ad ubriacarsi è evidente che manca il controllo e che forse è presente qualche forma di disagio.

Ma veniamo ora alla parte scottante della faccenda: domandiamoci qual’è l’esempio che la "Tolmezzo adulta" dà ai nostri ragazzi. Nel capoluogo carnico sono aperti 70 locali pubblici: ogni tanto si sente a dire che qualcuno è in crisi, ma non ci risultano chiusure clamorose. Molti di questi locali permettono ai clienti di sostare cul taj in man ben oltre lo spazio antistante (quello con i tavolini). Per cui i ragazzi che passano nel periodo estivo per via “tal dei tali” o per la piazzetta “vattelapesca” o per via “tizio caio sempronio” (i nomi li avremmo potuti tranquillamente fare)   vedranno dalle ore 17 alle 23 (arrotondiamo per difetto), una fila lunga 20 metri di persone (o un assembramento più o meno circolare) che bevono alcolici fuori dai locali (ben al di fuori dallo “spazio antistante”) dando bella mostra di sé ed anzi facendo di tutto per farsi notare. In questi assembramenti poi, gli eventuali “ubriachi” presenti vengono sopportati e usati come divertimento dal resto della compagnia. Quindi il problema “alcool” nella nostra zona non ce lo fanno scoprire sicuramente i ragazzi ed è per questo motivo l’ordinanza presenta una unica e seria pecca: quella in cui dice che “il divieto non verrà naturalmente applicato nelle aree antistanti i bar e i ristoranti”. Se le aree antistanti sono i tavolini, allora siamo d’accordo; se invece (come succede) è la pubblica piazza o via allora non ci siamo per niente. Cominciamo noi a dare l’esempio se vogliamo che questa diventi una questione educativa e non solo un divieto in più.
Anzi Sindaco: dato che qualche volta fuori dai locali abbiamo visto anche Lei a “bere un taj”, per cortesia … si faccia una multa 🙂

Quasi quasi ci scrivo una “curte”

4 Risposte a “Tolmezzo: Cuzzi vs alcolici – Sindaco si dia una multa :-)”

  1. I giardinetti di via della Cooperativa sono a 30 metri dai Carabinieri.

    Il fenomeno alcolismo in Friuli è risaputo , grave e l’Asl dice sotto controllo.

    Finiamola di pagare le tasse .

  2. Sono un studente dell’ipsia Candoni di Tolmezzo.A mio parere queste decisioni appaiono esagerate e prese in fretta,non corrette e non mirate a risolvere il problema.Fa sorridere che si parli della stazione delle corriere come un luogo di criminalità e alcool quando in realtà ci sono stati pochi episodi “criminosi” perdipiù ad opera dei “soliti 4-5” più annoiati degli altri.Questi episodi sono venuti alla luce non tanto per la oro gravità,quanto per essere accaduti sotto gli occhi (una,forse due volte) di persone “INFLUENTI”,in grado cioè di far valere le proprie ragioni (giuste o sbagliate che siano) di fronte agli enti preposti al pubblico ordine et simili.Far ridipingere i muri della stazione in nome “del decoro” siceramente mi sembra ridicolo e non risolleva nessun decoro,sembra più una mossa “d’estetica” tanto per farsi notare dall’elettorato in vista di future elezioni,ma ripeto,ciò non risolve NIENTE.Il comportamento dei giovani in Carnia è dato PRINCIPALMENTE dal fatto che non ci viene offerto nulla per impiegare il tempo (se non il solito sport),mancano strutture di aggregazione (ovvero “ritrovi” dove starsene SOLO tra giovani) occasioni di divertimento (a parte le “solite” sagre,dove si va A BERE),quindi è normale che i giovani si ritrovino poi in giro per Tolmezzo a bere o alla stazione delle corriere…Perchè non c’è niente da fare,e non ci lasciano fare niente.

    Fabrizio

  3. ha ragione fabrizio. qui dei nostri problemi non gliene frega un c…o a nessuno. sono solo sparate per darsi visibilità elettorale e far piacere ai signori tolmezzini.

    DALLA CARNIA PUOI SOLO ANDARTENE

  4. Pura demagogia; penso che le forze di polizia sappiano benissimo che i colpevoli sono al max. 10 persone (e probabilmente sanno anche cosa ci fanno li, sopratutto nelle ore canoniche, oltre a bere), e fra loro non so se tutti possono essere definiti “giovani”, e sono anche convinto che la maggioranza dei giovani che passano o frequentano la stazione sono a posto.

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