Tolmezzo: il Comune allestirà un’area per i cani in via Grialba, la domanda al Cosilt

Mappa di: Via Grialba, 33028 Tolmezzo UD

di Tanja Ariis.
La città avrà presto la sua area per le corse e i giochi dei cani, probabilmente già entro la fine dell’anno. L’assessore comunale Mario Mazzolini annuncia di aver presentato formale domanda al Cosilt (Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo) per poter realizzare, in una porzione dell’area, di proprietà del consorzio, di fronte all’albergo Al Benvenuto in via Grialba, un’area di sgambamento per i cani. «Dovremmo – anticipa – riuscire a farla entro quest’anno». Mazzolini spiega infatti che contatti informali sono già avvenuti con il Cosilt, che ha dato la sua disponibilità a collaborare in questa direzione. Ora si tratta di formalizzare il tutto. «L’area per lo sgambamento dei cani – sottolinea Mazzolini – è molto richiesta dai cittadini di Tolmezzo e la nostra volontà è collocarla in quella parte della città perché ha il vantaggio di essere collegata già a una pista pedonale. È uno dei pochi siti in realtà che possono andare bene perché è una zona abbastanza vicina al centro, ma non eccessivamente e non si trova accanto alla pista di guida sicura o al poligono di tiro, da dove provengono emissioni sonore non indicate per questo tipo di attività». Il costo per realizzare l’area per i cani è di 20 mila euro che saranno sostenuti in toto dal Comune. I fondi raccolti da volontari con varie iniziative, come “Giro…in giro con Bau”, spiega Mazzolini, potranno invece essere impiegati per equipaggiare l’area interna, dotandola di attrezzature per lo sfogo, il gioco e l’educazione dei cani. Già nel 2010 un gruppo di cittadini aveva chiesto un’area di questo tipo. Il dibattito era nato in realtà dall’allora ipotizzata interdizione da parte del Comune dei cani dal centro di Tolmezzo per il problema delle deiezioni canine non raccolte da troppi proprietari di amici a quattro zampe. Ne era derivata una petizione a cui avevano aderito 600 persone per dire no all’interdizione dei cani dal centro, vissuta come una grave limitazione della libertà personale di spostarsi come un qualunque altro cittadino, solo perché accompagnati da un animale. Esse chiedevano piuttosto l’introduzione di sanzioni pesanti per quei conducenti di cani sprovvisti dell’occorrente per la pulizia delle deiezioni dei loro amici a quattro zampe e, tra le varie obiezioni, sottolineavano anche come in città mancassero zone di sgambamento per i cani. Da allora ne domandano una.