Tolmezzo: il sindaco Zearo contro la pubblicità del gioco d’azzardo

di Tanja Ariis.

Il sindaco Dario Zearo spiazza i consiglieri comunali che fanno parte del tavolo comunale di monitoraggio sul gioco d’azzardo: è lui a proporre una modifica del regolamento sulle affissioni contro la propaganda pubblicitaria del gioco d’azzardo, con sanzioni fino a 500 euro. Tutto è nato dalla mozione presentata dal consigliere Mauro Saro che lunedì chiedeva al consiglio comunale l’approvazione di un odg che impegnasse il sindaco a emanare un’ordinanza di divieto, per quanto di competenza, della pubblicità sul gioco d’azzardo nel territorio comunale. Zearo ha chiesto a Saro a quando risaliva l’ultima riunione del tavolo (novembre scorso), quasi a testarne l’operatività, e ha invece invitato il consiglio, ottenendo da Saro il ritiro della mozione e l’unanimità sulla sua proposta, ad approvare un odg per l’inserimento di un articolo sul divieto di propaganda pubblicitaria per il gioco d’azzardo nel regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e per l’effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni. Fermo restando che tale articolo ora dovrà essere attentamente esaminato dalla commissione comunale regolamenti, per poi tornare in consiglio per la sua approvazione, vediamo cosa dice. Esso recita che «in tutto il territorio comunale è vietata la pubblicità di qualsiasi tipo di gioco d’azzardo, intendendosi per tale ogni gioco, lotteria, scommessa o concorso pronostico che consiste nell’effettuare una puntata, scommessa o impegno di danaro o di altri beni al fine di ottenere una vincita al verificarsi di un evento futuro, sia in caso di gioco d’azzardo sia tramite operatori fissi, sia tramite operatori on line, anche se in possesso di regolare concessione amministrativa rilasciata dall’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato». Sono esclusi i concorsi a premi, nonché le lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza, indetti da associazioni o fondazioni o dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, e le lotterie nazionali. È vietata la propaganda pubblicitaria di qualsiasi gioco, scommessa o lotteria. Chi trasgredisce è soggetto a una sanzione amministrativa che può andare da 25 a 500 euro e i proventi di tali sanzioni sono destinati all’informazione ed educazione sanitaria, con particolare riferimento alla prevenzione della ludopatia. L’assessore Cristiana Gallizia, membro anch’essa del tavolo sul gioco, ha espresso rammarico per aver appreso solo in consiglio della decisione del sindaco, di non esserne stata informata prima, arrivando così impreparata sulla sua proposta. Zearo ha ribattuto che non ha avuto il tempo tecnico per farlo, visto che, avvalendosi del supporto del segretario comunale, la proposta l’ha redatta la mattina stessa.