Tolmezzo: il mercato resti dov’è, lo chiedono 650 firme

(t.a. dal MV di oggi)

Centinaia di firme sono state raccolte a Tolmezzo contro lo spostamento del mercato settimanale del lunedì e consegnate in Comune. Sono state 650 le adesioni alla petizione, rende noto il titolare dell’enoteca Roma, Michel Copiz, che l’ha promossa e ora chiede che l’amministrazione civica organizzi un incontro sul punto con i commercianti e gli esercenti le cui attività si affacciano sulle vie cittadine interessate dal mercato. «Questa raccolta firme – assicura Copiz – non è stata voluta contro la maggioranza o contro la minoranza comunale. Io neanche voto qui. Io questa raccolta firme l’ho promossa da imprenditore. Non basta che il Comune abbia parlato con Confcommercio. Sul mercato non si sapeva nulla. Sono arrabbiato perché bisogna parlare con chi è in trincea, cioè noi. Peraltro, diamo lavoro anche ad altre persone. Io ad esempio ho quattro dipendenti. Sono oculato sui conti, cosa oggi molto importante, e tengo d’occhio i fattori che incidono sulla mia attività. Col mercato lavoro parecchio e lo stesso mi dicono i colleghi». «La differenza per me quella mattina – spiega al riguardo il titolare dell’enoteca Roma – è del 50%. Ho fatto due conti e ho notato che se invece lunedì mattina ad esempio piove il mio fatturato quel giorno cala del 50%, quello che accadrebbe se spostassero il mercato. Io ho avviato questa raccolta firme perché mi ha dato fastidio che nessuno ci abbia contattato. Avevo sentito che c’era la possibilità dello spostamento del mercato, ho chiesto all’assessore, ma non ho ricevuto una risposta precisa». Copiz tiene a precisare che nessuno mette in discussione la necessità di garantire la sicurezza, ma ci sono altri modi – sottolinea -, senza spostare in blocco il mercato. Per lui basterebbe spostare alcune bancarelle solo nei punti dove c’è un’effettiva strozzatura della strada che impedisce il passaggio di un’ambulanza e con esse allungare il mercato alle estremità, ad esempio verso via della Vittoria o via Marchi. Visivamente si vedrebbe comunque il mercato e la sicurezza ne gioverebbe. Copiz insiste sulla necessità che il Comune riunisca i commercianti ed esercenti che hanno le attività sulle vie del mercato. «Ad oggi – dice arrabbiato – nessuno mi ha mai chiamato e lo stesso mi dicono i colleghi». Copiz aggiunge che già i lavori alla piazza, che partiranno l’anno prossimo, lo costringeranno a ridurre un dipendente, visto che quella fase, afferma, ridurrà il lavoro per la sua attività. Sul tema interviene anche il consigliere comunale di opposizione Gianalberto Riolino che afferma: «Prima di prendere decisioni sul mercato è necessario sentire tutti gli interessati e non stabilire una scelta così importante senza condividerla con commercianti ed esercenti».

 

Una risposta a “Tolmezzo: il mercato resti dov’è, lo chiedono 650 firme”

  1. Dalla foto noto che i preti dopo aver rovinato S. Caterina, han messo mano, per deturpare la bella facciata del duomo: ma non vanno mai in galera?: debiti…Collette per distruggere o volontà di lasciare la loro impronta per smania d’eternità: si ricorda anche il peggio!

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