Tolmezzo: stop al progetto ciclabile, la Regione non varia la destinazione d’uso della linea ferroviaria dismessa

di Tanja Ariis.
Stop, almeno per ora, al progetto di Cosint, Comune di Amaro e Comunità montana di ricavare una pista ciclabile sulla vecchia linea ferroviaria Carnia-Tolmezzo, smantellando i binari. La Regione ha deciso di non variare la destinazione d’uso della linea ferroviaria dismessa Carnia-Tolmezzo, passo necessario per quel progetto, il quale dovrà essere modificato per avere ancora una chance, proponendo, per esempio, una sede alternativa ai binari per la pista ciclabile, magari proprio a fianco di essi. Come hanno suggerito Flavio Cimenti e Pierpaolo Lupieri dell’associazione “Vecchi binari Fvg Udine/Tolmezzo”: «Condividiamo – affermano – la decisione della Regione di non variare la destinazione d’uso del sedime ferroviario del raccordo Carnia-Tolmezzo, mantenendolo come patrimonio ferroviario di interesse regionale. La Regione ha sollecitato gli enti locali interessati a trovare soluzioni alternative per ricavare la pista ciclabile con l’allargamento del sedime ferroviario o altri siti che puntino all’eventuale riqualificazione della strada provinciale del Sasso Tagliato(vecchia strada tra Tolmezzo e Amaro) nonché di tratti paralleli ad essa». L’associazione auspica la ripresa di un serrato confronto conle parti interessate per trovare soluzioni condivise che valorizzino in chiave turistico-museale sia il tratto ferroviario sia progetti di sviluppo di piste ciclabili. «Si riprenda – sollecitano Cimenti e Lupieri- la collaborazione: l’idea è un progetto turistico complessivo che possa consentire anche il recupero dello stabile dell’ex polveriera per spazi espositivi sulla cultura ferroviaria o musei di memoria militare». Intanto l’associazione ha da poco ottenuto dalla Provincia di Bologna, in comodato d’uso, la locomotiva a vapore T3 già utilizzata all’epoca sulla tratta ferroviaria carnica. Per ora, in attesa che un giorno possa anche tornare in Carnia magari come mezzo turistico, come avviene all’estero, il mezzo sarà ospitato a Udine dalla società regionale Ferrovie Udine-Cividale. Roberto Carollo, presidente del museo ferroviario di Trieste, conferma che i rapporti con l’associazione carnica sono costanti e possono dar vita a un progetto di respiro regionale: da Trieste, dove c’è appunto il museo ferroviario (5 mila visitatori l’anno) gestito da volontari, alla Carnia dove sulla linea dismessa Tolmezzo-Carnia si potrebbe utilizzare il mezzo storico come treno turistico, e poi Udine con la biblioteca Joppi, ipotizza Carollo, per la parte bibliografica, essendoci tutto l’archivio austro-ungarico relativo.