Tricesimo: è Friulano l’italiano ferito in Russia nello scontro tra treni

L’italiano rimasto ferito nell’incidente ferroviario del Nievski Express si chiama Armando Noacco, 58 anni, e è in buone condizioni, anche se ha subito la frattura del bacino, Armando Noacco, l’italiano rimasto coinvolto nell’incidente ferroviario del Nievski Express . Lo ha riferito all’ANSA il genero dell’uomo, Fabio Battoia,che ha parlato con lui al telefono dall’ospedale Valdaj di Novgorod. Battoia collabora all’azienda di Noacco, a Tricesimo (Udine), specializzata nell’esportazione di mobili e cucine. ”Sta abbastanza bene – ha affermato Battoia – anche se lamenta forti dolori. Lo sta seguendo il Console d’Italia e domani – ha aggiunto – dovrebbe venire trasferito all’Ospedale di San Pietroburgo”.

Una risposta a “Tricesimo: è Friulano l’italiano ferito in Russia nello scontro tra treni”

  1. Dal MV di oggi

    ANNA BUTTAZZONI

    UDINE. Il treno che deraglia e un ultimo pensiero, i nipotini. Poi, il buio. Armando Noacco era sul treno veloce Nievski Express Mosca-San Pietroburgo squarciato da una bomba. Dall’ospedale a Novgorod, l’imprenditore friulano racconta al telefono i fotogrammi vissuti dal primo vagone del treno. «Mi sono risvegliato al freddo, tra i grovigli delle lamiere e i gemiti di chi mi stava intorno».

    Noacco, 56 anni, padre di due figlie, imprenditore nel settore dell’esportazione di mobili e cucine, è l’unico superstite della prima carrozza di un treno ad alta velocità che, al momento dello scoppio di un ordigno e dall’esplosione parziale di una seconda bomba, viaggiava a circa 200 chilometri orari. Un’esplosione che, dicono le prime ricostruzioni, ha avuto una potenza equivalente a sette chili di tritolo, uccidendo almeno 26 persone e provocando oltre 100 feriti e che avrebbe potuto avere conseguenze anche peggiori se fosse interamente scoppiato anche il secondo congegno.
    Noacco ha impresse le immagini cui ha assistito. «Ho sentito la gente attorno a me che urlava – afferma l’imprenditore – e poi ho visto il treno deragliare. In quel momento ho avuto la sensazione netta che per me fosse tutto finito». Il pensiero è andato ai nipotini, un maschietto che compirà cinque anni domani e una femminuccia di tre. «Ho pensato a loro, è l’ultima cosa che ricordo di aver pensato e poi tutto si è fatto buio». Noacco aveva previsto il rientro in Friuli, a Magnano in Riviera dove vive con la moglie e la figlia più piccola, la prossima settimana per festeggiare il suo compleanno, il 4 dicembre. Nell’attentato terroristico l’imprenditore friulano ha riportato la frattura del bacino, considerata di media gravità e che non avrebbe provocato conseguenze agli organi interni.
    «Mi sono svegliato al freddo, tra sedili del treno divelti, tra le lamiere e la gente che piangeva e gemeva. Ma sono stato aiutato subito dai soccorritori – prosegue Noacco –, mi hanno tanto assistito, mi stanno trattando molto bene». La voce dell’imprenditore si fa più bassa e l’uomo trattiene le emozioni. «È stata una tragedia e faccio fatica a rendermi conto di cosa sia accaduto. Continuo solo a vedere – ripete Noacco – l’immagine del treno che deraglia e la gente che grida. Non sto troppo male, sono solo un po’ rotto». Noacco parla a fatica, conferma d’essere dolorante e infine aggiunge: «Sono salvo e non sto tanto male – ripete l’imprenditore –, ma non so come sia possibile in questa tragedia».
    Trasportato in elicottero dall’ospedale di Valdai, nella regione di Novgorod, alla clinica ortopedica di Dzhanelidze a San Pietroburgo, Noacco è stato operato al bacino. I medici hanno fatto sapere che la sua situazione clinica è stabile, benchè seria a causa del molto sangue che l’uomo ha perso, e Noacco viene tenuto sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva. Subito dopo il trasferimento tra i due ospedali, Noacco è stato raggiunto dal console di San Pietroburgo Faiti Salvadori, che precedentemente aveva parlato al telefono con l’imprenditore e che era stato avvisato della presenza di un italiano nel disastro del Nievski Express, dal governatore di Novgorod.
    Finora sono stati contati 26 morti, ma ci sarebbero almeno 18 persone disperse e molte fonti parlano di 39 vittime. A bordo del treno ad alta velocità Nievski Express, che viaggiava da Mosca in direzione di San Pietroburgo, c’erano 661 passeggeri e il convoglio era formato da 14 vagoni, di questi almeno 5 sono stati danneggiati.

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