Trieste: il sindaco Di Piazza fa propria una mozione contro … se stesso

Roberto Di Piazza non smetterà mai di stupirci con le sue manifestazioni di pensiero  diciamo … boh, come le definiamo? In molti ricorderanno le sue prese di posizione ad esempio contro il giro d'Italia, quelle sul voler  far controllare gli scarichi fognari delle scuole Triestine, ma quella  di oggi le batte tutte: Di Piazza ha fatto propria la mozione di revoca dell’assessore all’urbanistica, solo che … l'assessore all'urbanixtica era proprio lui. In pratica si è autosfiduciato. 

dal sito http://www.fabioomero.it/public/

 

Il sindaco Dipiazza ha fatto harakiri. E nella migliore tradizione dei samurai lo ha fatto per sfuggire a una morte disonorevole. Alle due della notte con l’arrivo di Alfredo Racovelli, impegnato tutta la sera fuori Trieste, ha compreso infatti che per non essere sfiduciato dall’aula avrebbe dovuto votare per se stesso. 19 i voti dell’opposizione e del gruppo Bandelli e solo 19 i voti su cui al momento poteva fare affidamento senza il suo. 19 su 40 e neppure tutti voti fino all’ultimo sicuri.
Alle due di notte ho illustrato la mozione di revoca dell’assessore all’urbanistica Dipiazza e denunciato la sua incompetenza nella gestione dell’Area pianificazione del Comune e in particolare lo stallo della variante al piano regolatore. Poi ho concluso invitando Lega e Udc a essere coerenti con le loro quotidiane critiche al suo operato. Il sindaco, terreo in volto, ha preso la parola e ha sfidato maggioranza e opposizione ad approvare il suo piano regolatore, che da subito lui porterà in Consiglio. Camber, pur di non arrivare al voto, ha allora invocato la non accoglibilità della mozione di revoca. Ma non è bastato, perché il sindaco ha ripreso la parola e con nuovo gesto di sfida ha fatto propria la mozione, riconoscendo però così, non solo di essere inadeguato al ruolo di assessore, quanto soprattutto di non avere più una maggioranza.