Udine: Festival della canzone Friulana, Mogol presidente della giuria

Sarà Mogol a presidere la giuria del Festival della canzone friulana. Sabato prossimo, al Giovanni da Udine, Giulio Rapetti, in arte Mogol, celeberrimo paroliere che ha fatto la storia della musica leggera italiana, anche (ma non solo) nello straordinario sodalizio con Lucio Battisti, consegnerà il Premio della critica dedicato al patron della rassegna, Bruno Sincerotto, recentemente scomparso. Nulla è lasciato al caso. Mogol è autore di un brano epocale, 29 settembre, la data in cui la giuria decreterà la canzone vincitrice del festival, organizzato dai Comuni dell’Aster Noi Cultura, guidati dal Comune di Manzano. «Annunciando la sua presenza – ha detto il direttore artistico Valter Sivilotti –, Mogol ha dimostrato di apprezzare il festival e per noi è motivo di grande orgoglio, perché dà alla nostra vetrina una dimensione nazionale e non solo locale». Diciotto cantanti e cantautori che hanno passato le selezioni. A scegliere le canzoni vincitrici (in palio 3 mila euro per la prima classificata, 2 mila per la seconda e mille per la terza e il Premio della critica intitolato a Bruno Sincerotto) una giuria composta da Nicola Cossar (Messaggero Veneto), William Cisilino (Arlef), Andrea Ioime (Il Friuli), Renato Miani (Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine), Andrea Flego (Radio Capodistria), oltre che dal pubblico e dall’orchestra. La serata si prennuncia di bel livello artistico. I cantanti, infatti, sono tutti già affermati e durante l’estate, inoltre, hanno frequentato due laboratori estivi. Grazie all’intervento dei docenti Franca Drioli, William Cisilino e Valter Sivilotti, gli interpeti in gara hanno potuto affinare la tecnica vocale, linguistica e compositiva e insieme al docente Walter Mramor si sono concentrati sull’interpretazione scenica. In contemporanea, sempre in estate, si è svolto il festival Atôr Atôr, un’anteprima della serata del 29 settembre, che ha visto i corpi bandistici di Manzano, di Corno di Rosazzo e di Pradamano esibirsi in altrettanti concerti con un repertorio di canzoni tratte dall’edizione 2010 del festival. «Il festival rappresenta un esempio di valorizzazione – ha detto ieri alla presentazione udinese il presidente della Provincia, Pietro Fontanini – della nostra cultura». Con una visione nuova. Perché «permette di recuperare la tradizione – ha sottolineato l’assessore regionale all’istruzione, Roberto Molinaro – con un tocco di modernità». A «rilanciare nel 2010 il festival, che vanta una lunga storia con la prima edizione nel 1959, i Comuni che aderiscono all’Aster» – hanno tenuto a rimarcare il sindaco e l’assessore alla cultura di Manzano, rispettivamente Lidia Driutti e Antonio Tessaro. E Dario Zampa ne fa fatto un po’ di storia: «La rassegna nasce a Pradamano su idea della Scuele Libare Furlane e grazie all’impegno di esperti della lingua e delle tradizioni friulane come i professori Domenico Zanier, Tarcisio Todero e il maestro Mario Argante. Nel giro di pochi anni diventa la manifestazione musicale più importante di tutta la regione, tanto da richiamare non solo cantanti locali, ma anche protagonisti come Enzo Tortora, Wilma De Angelis, Enrico Montesano, Gino Bramieri, Cochi e Renato e tanti altri». Dalla nascita il festival ha contribuito a promuovere le tradizioni friulane, le storie degli emigranti, il senso dell’identità. E oggi sta al tempo con i tempi. Ricordate come mitiche le tre serate estive di spettacolo che si tenevano a villa Giacomelli di Pradamano. Nel 1977 la rassegna arriva al Palasport Primo Carnera di Udine per poter contenere tutto il pubblico, sempre più numeroso. L’ultima edizione al palazzetto è datata 1986. Nel 2010, come si è detto, il rilancio grazie all’interesse dell’Aster e dell’imprenditore Bruno Sincerotto.

Ed ecco gli artisti pronti a salire sul palco. I Carnicats con la canzone Agrima di Andrea De Candido, Chiara Di Gleria con Il cîl tal mâr di Nicoletta Lizzi e Maurizio Tatalo, Vanessa Di Bortolo con Il nestri timp (… e’l poeta strac) di Matteo Comar e Andrea Tomasin, Giulia Daici con la sua Tal cîl des acuilis, Franco Giordani con Prove a dîmi tu di Luigi Maieron, Maria Bertos con la sua Alc che nol è, Sara Simondi con Ven aiar di Cristina Mauro, Serena Finatti con la sua Da l’uman mateâ, Nicoletta Lizzi con la sua Sium sence reson, scritta insieme a Dario Di Lorenzo, Irene Dolzani con Musiche e je di Ennio Zampa e Giuliano Michelini, Aldo Rossi con la sua Strie, Annalisa Conte con Hacker garber di Stefano Moratto e Mauro Punteri, Eliana Cargnelutti con la sua Timp par dismenteâ, Laura Furci con Pinsîr di Ennio Zampa, Rocco Burtone con la sua Difindin il furlan, Claudia Grimaz con Dal balcon a ven binore di Luigi Maieron, Elsa Martin con la sua Sbilf e Stefano Fedele con la sua Nissun. I cantanti in gara saranno presentati da Dario Zampa e Marina Presello, con l’accompagnamento della FVG Mitteleuropa Orchestra e della East Cargo Band, con la direzione tecnica della Pregi di Renato Pontoni e la direzione artistica di Valter Sivilotti. La serata del 29 settembre è a ingresso libero, ma su prenotazione. Per assicurarsi un posto a sedere, è possibile chiamare il Comune di Manzano al numero 0432-938376 e 0432-754617 e quindi ritirare i biglietti direttamente in Comune negli orari di ufficio oppure direttamente a teatro entro le 20. Dalle 20 in poi, infatti, cadrà la prenotazione e i posti saranno assegnati alle persone in lista d’attesa.