Udine: il Comune ha individuato le possibili sedi per accorpare gli uffici del Tribunale di Tolmezzo

di Luana de Francisco

L’ex sede Inpdap di via della Prefettura e quella dell’ex segreteria generale straordinaria per la ricostruzione del Friuli di via Vittorio Veneto: è a queste due ipotesi logistiche che Procura e Comune stanno lavorando, in vista del trasferimento a Udine del personale in servizio alla Procura e al tribunale di Tolmezzo. Intanto, gli uffici ministeriali hanno da poco partorito la proposta finale della pianta organica dei pm e dei giudici di tutti i nuovi circondari d’Italia. Ossia delle circoscrizioni che la recente riforma della “geografia giudiziaria” ha riperimetrato, prevenendo per il Friuli, appunto, la chiusura della sede carnica e il suo accorpamento a quella del capoluogo, insieme all’assorbimento delle sezioni distaccate di Cividale e Palmanova. Un ampliamento epocale e capace di creare un unico bacino d’utenza con più di mezzo milione di popolazione residente. Per un totale di 36 giudici e 16 sostituti procuratori. Le ipotesi al vaglio. Al lavoro da mesi alla ricerca di una soluzione all’esigenza di nuovi spazi imposta dall’accorpamento delle funzioni, palazzo D’Aronco ha dunque individuato nei due centralissimi edifici la possibile sede per gli uffici e il personale giudiziario in arrivo dal resto della provincia. Si tratta di immobili di proprietà di privati, che il Comune acquisterebbe o affitterebbe a spese proprie, in ottemperanza alla legge che pone a suo esclusivo carico l’onere dei costi relativi al “Trasferimento del servizio dei locali e dei mobili degli uffici giudiziari”. Corsa contro il tempo. Scelta la sede – sempre che il progetto, già discusso con i vertici della Procura, vada in porto -, scatta il problema della tempistica. Il cronoprogramma, in questo senso, non sembra concedere margini a ulteriori tentennamenti. La data “capestro” è quella del prossimo 13 settembre, cioè la ripresa dell’attività giudiziaria dopo la pausa estiva. Da qui ad allora, dunque, si tratterà di iniziare e completare tutte le operazioni relative all’adeguamento degli spazi interni, il posizionamento e la messa in funzione dei cavi di rete e delle linee telefoniche, la definizione dei relativi contratti e, naturalmente, il trasloco dei mobili e dell’enorme mole di documenti. Calendario alla mano, la Procura ha indicato nelle prossime festività pasquali il termine ultimo entro il quale passare dalle proposte ai fatti. I vantaggi per la città. Anche perchè, altrove, la macchina organizzativa si è già messa in moto. Alle sezioni staccate di Cividale e Palmanova, i giudici hanno cominciato a fissare i rinvii dei processi in corso indicando alle parti la sede del tribunale di Udine. E anche a Tolmezzo, stando a recenti contatti con i colleghi udinesi, la prassi potrebbe diventare a breve la stessa. Considerata la portata del cambiamento in atto, intanto, c’è già chi, tra i commercianti e gli esercenti udinesi, ha iniziato a interrogarsi sui benefici effetti che la concentrazione di così tante persone in centro – oltre a magistrati e cancellieri, anche avvocati, testimoni e tutti coloro che, per una ragione o per l’altra, hanno a che fare con i vari procedimenti giudiziari – promette di avere sull’economia della città. Oltre, va da sè, alla crescita in termini di prestigio. Pianta organica ampliata. Difficoltà e incognite a parte, i segnali giunti da Roma attraverso la bozza di Piano ministeriale di revisione delle piante organiche premiano le migliori aspettative. Rivisto sulla base del nuovo assetto territoriale e della popolazione in esso ricadente (salita, per effetto degli accorpamenti, a quota 534 mila 206 residenti), il circondario di Udine si è visto assegnare 16 pm e 36 giudici. Cioè esattamente quanto risulta dalla sommatoria dei magistrati già presenti nel capoluogo e dei colleghi in arrivo, con la sola riduzione di uno (l’attuale procuratore capo di Tolmezzo), che per ragioni di incompatibilità ha già presentato domanda per l’applicazione in altra sede. A uscire in qualche modo penalizzata dalla razionalizzazione è Pordenone, che a fronte dell’assorbimento del bacino di Portogruaro, ha guadagnato un solo giudice (da 18 a 19) e visto invariato il numero dei pm (8). Bene a Gorizia, dove la squadra dei giudici sale da 11 a 12 e quella dei pm resta a quota 6. Tagli significativi, invece, a Trieste, con 4 giudici e 1 pm in meno (rispettivamente da 25 a 21 e da 10 a 9). La proposta sarà discussa dall’Associazione nazionale magistrati in un incontro organizzato a Udine giovedì prossimo.

2 Risposte a “Udine: il Comune ha individuato le possibili sedi per accorpare gli uffici del Tribunale di Tolmezzo”

  1. aggiornamento del 22/01/2013
    di Tanja Ariis.

    Il sindaco di Tolmezzo, Dario Zearo, attacca l’amministrazione comunale di Udine che sta cercando in città i locali per ospitare il personale degli uffici giudiziari carnici. Al primo cittadino carnico non va giù che mentre l’Alto Friuli ancora lotta per poter mantenere il “suo” tribunale in montagna (il governo ne ha decretato la chiusura), a Udine si ipotizzi di collocarne il personale nell’ex sede Inpdap di via della Prefettura e in quella dell’ex segreteria generale straordinaria per la ricostruzione del Friuli, in via Vittorio Veneto. Zearo lo ha appreso domenica dalla stampa e non gradisce per nulla tanta “cortesia”. Alcuni mesi fa alcuni amministratori dell’Alto Friuli avevano lanciato un appello perché, di fronte alla chiusura del loro tribunale appena decretata dal governo, il Comune di Udine si schierasse al fianco della montagna in questa battaglia. «Ancora una volta – attacca Zearo – il tempismo dell’amministrazione Honsell è disarmante. Ancora una volta alla capitale del Friuli non importa nulla della sua periferia». «Mentre nelle stesse ore il direttore della fotografia di fama mondiale Dante Spinotti dice sulla stampa “La Carnia va vissuta, non lasciata”, da Udine – afferma Zearo – arriva la notizia che il Comune è pronto ad acquistare o affittare a spese proprie, ovvero con i soldi dei cittadini, i locali e i mobili degli uffici giudiziari per il previsto accorpamento con la Procura e il Tribunale di Tolmezzo. Proprio una bella dimostrazione della tanto decantata spending review». «Ma non era lo stesso sindaco Honsell a lamentarsi nel novembre scorso della scarsa disponibilità di risorse per le proprie casse comunali?» si chiede ancora Zearo, ricordando il recente studio del Collegio provinciale dei commercialisti che preventivava, in caso di trasferimento a Udine degli uffici giudiziari tolmezzini, tra i più efficienti d’Italia, un costo per la collettività di 2 milioni di euro tra recupero di nuovi locali per ospitare il personale, spostamenti degli ufficiali giudiziari per le notifiche, missioni dei magistrati, attività d’indagine. «Com’è possibile imbarcarsi in tali investimenti – si chiede Zearo – quando ancora sono pendenti decine di ricorsi in tutta Italia, tra cui quello della Regione Fvg dinanzi alla Corte Costituzionale, rispetto alla riforma della geografia giudiziaria?». Come si può, aggiunge il sindaco carnico, «parlare di benefici al commercio cittadino udinese e al prestigio per la città derivanti da questo accorpamento, mentre la montagna friulana vive quotidianamente un lento e inesorabile depauperamento di servizi, accompagnato dal conseguente crescente spopolamento?». «Ma del resto – conclude Zearo – gli atteggiamenti dell’amministrazione comunale udinese rispecchiano quelli dell’intera classe politica che aveva in questi anni il compito di rappresentare in Parlamento il Fvg, montagna compresa. L’unica magra consolazione è che quanti hanno avuto cariche parlamentari nell’ultimo quinquennio non sono stati ricandidati. L’auspicio infine è che il Tar e la Corte Costituzionale ripristinino il diritto di tutti i cittadini ad avere una giustizia di prossimità efficiente ed efficace».

  2. Aggiornamento del 23/01/2013

    «Dispiace che il sindaco Zearo attacchi questa amministrazione quando forse avrebbe dovuto attaccare il Governo che la sua parte politica ha sostenuto e che è il responsabile di questa assurda decisione. Decisione, tra l’altro, che il Comune di Udine subisce e che è anche onerosa per le casse comunali del capoluogo friulano». Non usa mezzi termini il sindaco di Udine, Furio Honsell, per replicare al primo cittadino di Tolmezzo, Dario Zearo, secondo il quale il sindaco di Udine non dovrebbe trovare gli spazi necessari per accogliere il personale del tribunale di Tolmezzo, accorpato a quello di Udine. «Per quanto mi riguarda – prosegue Honsell – ho più volte espresso la valutazione che dal punto di vista dei costi sarebbe più economico mantenere a Tolmezzo il tribunale. Spero che a Roma ci ripensino e si rendano conto che quel trasferimento è molto oneroso per le casse pubbliche. A differenza di quanto afferma Zearo – ribatte il primo cittadino – non ho mai pensato che il trasferimento producesse dei vantaggi al tessuto economico della città di Udine e, anzi, sono e sono sempre stato dalla parte dei carnici e a fianco della loro battaglia. Spero che i tribunali a cui si è presentato ricorso contro il trasferimento diano loro ragione». Detto tutto ciò, il primo cittadino del capoluogo friulano non può evitare di sottolineare che «il sindaco di Tolmezzo dovrebbe sapere che la Legge assegna l’obbligo istituzionale ai Comuni che ospitano i tribunali a far fronte alle loro esigenze, qualora vengano espresse, in quanto è un servizio pubblico a favore dei cittadini che non possono essere danneggiati a causa delle errate valutazioni dei ministri. Invito dunque Zearo a non attaccare più me, ma coloro che quella decisione l’hanno presa».

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