Venzone: è record di visitatori per il museo del terremoto

di Piero Cargnelutti.
È boom di visite a Tiere Motus. Il museo realizzato nelle sale di palazzo Orgnani-Martina dall’associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione ha raggiunto negli scorsi mesi estivi numeri inaspettati quanto a visitatori. Soltanto nel mese di agosto sono stati staccati 600 biglietti, mentre nei precedenti mesi di giugno e luglio le visite si sono aggirate attorno alle 500 mensili. Per la cittadella medievale sono presenze che fanno ben sperare se si considera che, generalmente, Tiere Motus ha ospitato circa 2500 visitatori in tutto il corso dell’anno e ora nel giro di un’estate se ne contano già più di 1500. A comunicare le cifre con soddisfazione è il primo cittadino Fabio Di Bernardo: «Certamente – spiega il sindaco – la scelta di aprire il museo ogni giorno che abbiamo fatto questa estate rispetto a prima, quando la struttura era visitabile solo nei weekend, ha permesso di ottenere questo tipo di risultati. Allo stesso tempo, abbiamo osservato come ancora oggi sia alto l’interesse nel capire le dinamiche che hanno reso il Friuli una Regione da prendere a modello, da studiare e imitare per quanto riguarda la gestione degli eventi sismici. Infatti, la quasi totalità dei visitatori non si è limitata a una mera osservazione passiva del materiale documentario, ma si è dimostrata particolarmente attiva e motivata nel corso delle visite, informandosi e chiedendo continui approfondimenti». Se lo sviluppo del cicloturismo che il territorio gemonese sta vivendo ha aiutato ad aumentare i numeri, dall’altro lato i dati raccolti dalla direzione del museo evidenziano proprio le particolarità dei visitatori di Tiere Motus, la maggior parte dei quali sono attirati dall’argomento terremoto e in particolare dal simulatore presente all’interno del museo che permette di vivere (o rivivere) una porzione di quei fatidici secondi che portarono così tanta devastazione in Friuli nel ’76. A Venzone in questi mesi sono arrivate delegazioni provenienti da aree recentemente terremotate quali l’Emilia, l’Abruzzo, rappresentanti dell’Istituto di Restauro di Vicenza curiosi di conoscere le tecniche di ripristino post sisma, oppure casi come quello della sezione tolmezzina dell’associazione italiana arbitri che, in occasione dell’arrivo del presidente nazionale, ha scelto proprio Venzone per far conoscere il modello Friuli. Insomma, il terremoto fa audience: «Visti questi risultati – dice Di Bernardo -, e andando verso l’anniversario del 40ennale continueremo a mantenere le stesse aperture anche nei prossimi mesi».