Addio ai CD, torna il vinile?

Dal settimanale il Friuli.

I segnali sono nell’aria da tempo: il cd, il mezzo di diffusione della musica più venduto degli ultimi anni, sta per tirare le cuoia. Complice la crisi del mercato e la concorrenza dei formati “immateriali” e digitali come l’mp3, il dischetto di plastica che i veri audiofili hanno sempre disprezzato, è in crisi irreversibile, dopo poco più di 25 anni dalla sua introduzione. Al contrario, il caro vecchio “padellone” – il disco a 33 giri – non ha mai smesso di circolare, e a un centinaio di anni dalla nascita (quasi 60 da quella attuale in vinile) è più “sano” che mai. Anzi: è riscoperto dalle giovani generazioni, che hanno ripreso ad affollare le tante fiere dell’usato. Un fenomeno sociale ed anche “economico”, visto che le transazioni che si realizzano non hanno nulla da invidiare al collezionismo di beni più durevoli e meno “frivoli” (almeno nell’opinione comune…). Accanto a quelle storiche di Trieste e Pordenone, Mortegliano e Azzano X e quella di recente ideazione a Udine (senza calcolare i tanti mercatini domenicali), la Mostra-mercato del disco usato e da collezione di Codroipo, ospitata da dieci anni all’interno della tradizionale Fiera di san Simone, è una della più gettonate. E anche domenica 29, nei locali dell’ex foro boario, non mancherà di attirare il pubblico dei curiosi ma soprattutto degli appassionati. Quelli che non hanno mai smesso di credere allo superiorità del vinile sul cd. Motivi anche tecnici, se è vero che le frequenze garantite da un vecchio disco (fruscio a parte, e con il sostegno di un impianto non da discount…) permettono di superare la gamma da 10 a 30 mila hertz: un traguardo inarrivabile per il cd. Se poi ci mettiamo l’aspetto affettivo, ecco che si comprende come mai ci sia gente in grado di svenarsi per un pezzetto di plastica.

Condivido parte di queste considerazioni, ma non credo che saluteremo il CD. Prima di tutto perchè la storia non si ripete mai uguale a se stessa e poi perchè secondo me non sono i CD ad aver creato tutti questi problemi alla musica, ma bensì l’mp3 con la sua "leggerezza e facilità d’uso" …. cui nessuno ormai + rinuncia. Poi anche sul fatto che il vinile ci siano maggiori garanzie è tutto da verificare. Secondo me sarà + semplice che, non convenedo + fare i dischi, semplicemente non ci sia + l’offerta che c’è adesso o che a fare i dischi saranno solo coloro che potranno permettersi un investimento a ritorno zero.