Aldo Rossi: il futuro è nei “Real GPS Network”

I tempi che stiamo vivendo sono tempi di assoluta incertezza e l’unica soluzione praticabile pare essere quella di vivere alla giornata prendendo quello che viene e tentando di evitare di essere travolti da strani fenomeni che per semplificare chiamiamo “crisi”. Il futuro non è più un argomento appetibile o denso di aspettative e speranze, ma mai come ora, il modo migliore (e unico) per affrontarlo è quello di “inventarcelo” letteralmente. E allora per quelli come me che da molti anni vedono nella rete e nelle sue espressioni, il più alto esempio di cambiamento e innovazione, l’analisi deve necessariamente partire dalla futura evoluzione che potranno avere i social network, oggi molto in voga, ma che come tutti i fenomeni web stanno cominciando ad entrare nella loro fase di maturità, preludio non dico a un declino, ma ad una sicura fase di ribasso. Proviamo dunque a immaginare nell’avvenire che cosa li sostituirà. Probabilmente la tecnologia che darà la scintilla per scatenare e dar vita all’innovazione c’è già, ma deve evolvere ancora un po’ ed diventare ancora più “amichevole” e fruibile: si chiama GPS. Esistono già in commercio soluzioni hardware (cioè apparecchiature fisiche prettamente dedicate) che consentono ai genitori di localizzare con precisione i propri figli, o altre dedicate che permettono di “trovare” qualcuno che le sta indossando. La svolta si avrà quando il GPS sui cellulari diventerà una cosa normale e non più un optional dotandoli così di una tecnologia nella localizzazione delle persone legata ai satelliti, molto più accurata rispetto al GSM telefonico. Ecco che allora i nostri contatti si posizioneranno magicamente sulle mappe cittadine del nostro cellulare, ma stavolta la loro ubicazione non sarà virtuale come su Facebook (da qualche parte sul web), ma proprio nel quartiere sotto casa. Quindi senza telefonare, potrò decidere se fare un salto al bar dove è appena entrato Mario, che mi deve restituire 50 euro, oppure se andare dal mio meccanico appena rientrato in officina o avere notizie se sull’arrivo dell’autobus che non devo perdere. Sapere se i miei genitori stanno rientrando a casa prima dell’orario previsto, se la mia ragazza è (perennemente) in ritardo o se nei giardinetti è appostato il mio pusher di fiducia. Però guardando meglio le localizzazioni che compaiono sul mio cellulare, vedo che anche Toni il mio amico carabiniere si trova nelle vicinanze del parco ed è stranamente fermo lì da circa un’ora. Quindi per il momento è meglio che da quelle parti non mi faccia vedere … Che gran bella comodità poter non frequentare, oggi, il mio “real GPS network”. <br />