Alto Friuli: è di nuovo allarme chiusura degli uffici postali periferici

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Memore delle battaglie del passato, la Cisl Alto Friuli torna a scendere in campo in difesa degli uffici postali, minacciati da una nuova scure decisa da Poste italiane. Delle 13 chiusure annunciate in provincia, tre dovrebbero interessare il territorio pedemontano e montano, alle quali si aggiungerebbero 4 razionalizzazioni di orari di apertura. «È inaccettabile – tuona Franco Colautti, segretario generale della Cisl Alto Friuli – questo territorio ha già dato anche troppo in termini di servizi persi, non solo postali; ricordo che negli ultimi cinque anni sono già state calate tra Carnia, Tarvisiano, Gemonese e Collinare circa una dozzina di chiusure e ben una ventina sono gli sportelli che funzionano a giorni alterni». La Cisl Alto Friuli chiede con forza che siano rispettate le direttive. «Non vorremmo – conclude Colautti – che qualcuno, in vista della nascita delle Unioni dei Comuni, stesse già anticipando la riforma usando come cavie gli sportelli postali, uno dei pochissimi presidi fondamentali rimasti per molti cittadini, soprattutto anziani. Siamo pronti a promuovere assieme a tutti i sindacati di categoria iniziative concrete per scongiurare il piano di Poste italiane».