Amaro: gli elicotteri carnici di Helica scoprono oltre 800 discariche abusive

Helica, azienda carnica, ha da poco terminato una poderosa opera di telerilevamento geofisico da elicottero. Sono stati sondati oltre 110 mila chilometri lineari pari a 22 mila chilometri quadrati di territorio, la più vasta area mai rilevata in Europa. L’intervento è stato svolto per conto del ministero dell’Ambiente e per il comando generale dei Carabinieri, su oltre 800 singole aree individuate nelle quattro regioni dell’obiettivo “Convergenza” del Sud Italia: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Le anomalie rilevate sono correlate a potenziali interramenti abusivi, presenza di materiali ferrosi non riconducibili a infrastrutture ed elevate concentrazioni di radioattività non nota. Due elicotteri di Helica sono stati modificati ad hoc, allo scopo di poter trasportare tutte le apparecchiature tecnologiche necessarie all’indagine del sottosuolo. Oltre al pilota e all’operatore di bordo, l’aeromobile era equipaggiato di uno spettrometro di rilevazione raggi gamma e di un magnetometro, a 3 sensori, collegato al gancio baricentrico, con una fune da 30 metri. La strumentazione geofisica viene normalmente utilizzata per le esplorazioni minerarie generalmente in Canada e Australia, o su grandi aree ricche di risorse minerarie. «Il risultato ha perfettamente raggiunto lo scopo – spiega Christian Peloso, manager di Helica – nell’individuazione di potenziali reati ambientali, al centro delle indagini degli enti preposti a porre in essere azioni concrete per sconfiggere questi gravi illeciti. Le strumentazioni e le metodologie di indagine utilizzate sono altamente innovative nella loro applicazione». L’attività ha richiesto oltre mille 500 ore di volo e 2 anni di attività per i 2 team di Helica, oltre all’impegno dei tecnici per l’elaborazione ed interpretazione dei dati raccolti, presso gli uffici della società di Amaro. Helica, sullo stesso territorio, ha eseguito voli per l’acquisizione di immagini termiche (in ore notturne) e fotogrammetriche, utilizzando il proprio aereo Pilatus Porter e tutta la strumentazione di acquisizione dei dati digitali.