A Tavagnacco l’uscente sindaco Pezzetta si riconferma; nel continua a leggere la composizione del consiglio che comprende anche Claudio Bardini
FORMAZIONE POLITICA | CANDIDATI ELETTI | PREFERENZE | |
---|---|---|---|
CASINI UNIONE DI CENTRO |
FABRIS FEDERICO |
63 |
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PDL – BERLUSCONI PER BARDINI |
DEGANO FRANCO ORLANDI PIERLUIGI BON DANILO NAZZI ANTONINO |
158 133 118 49 |
LEGA NORD BOSSI |
RAGGI MARIO PAJER MARCO |
54 33 |
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IDEE PER TAVAGNACCO |
FREZZA TIZIANO |
51 |
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INTESA PER TAVAGNACCO |
LIRUTTI MORENO SANGOI RICCARDO TONETTO MARCO MOREALE ROBERTO ABRAMO PAOLO |
292 102 88 80 69 |
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PROGETTO TAVAGNACCO LISTA CIVICA |
COMUZZO CHIARA DI PIAZZA EUGENIO MAIARELLI GIANLUCA DURIAVIG MARCO MARINI ALFIO |
226 176 123 83 67 |
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VALORI IN COMUNE PER TAVAGNACCO |
DI BIAGGIO ALIGI |
63 |
Resta al centro-sinistra il Comune più importante e popolato dell’hinterland udinese. Mario Pezzetta, 60 anni, sindaco uscente, è stato infatti riconfermato dagli elettori. Ha battuto con un ampio margine, (oltre 21 punti percentuali), il candidato del centro-destra Claudio Bardini, che era sostenuto da Pdl, Lega e una civica.
Pezzetta ha sfondato quota 60%, fermandosi a 60,5%, con 5049 voti personali. Stavolta ha fatto meglio di cinque anni fa, quando, alla prima elezione, toccò il 57%. Claudio Bardini, invece, ha ottenuto il 39,5% con 3290 voti. Tra le liste meglio di tutti ha fatto Progetto con il 23,7%, seguita da Intesa con il 23,5%, poi il Pdl con il 22,6%, quindi la Lega con il 9,1%, l’Udc con il 7,3%, Valori in Comune con il 6,6%, Idee per Tavagnacco con 5,1% e Migliorare Tavagnacco con il 2,1%.
Grande soddisfazione da parte del sindaco Mario Pezzetta, che ha passato la serata a stringere mani e a raccogliere i complimenti dei suoi concittadini. «Festeggio, certo, ma in modo sobrio – afferma –, visti i tempi. Sono molto contento, vuol dire che il lavoro della giunta e del sindaco sono stati apprezzati. Abbiamo raggiunto obiettivi importanti, adesso dobbiamo continuare l’opera intrapresa, tenendo presente che la situazione, dal punto di vista economico e sociale, è più complicata rispetto a cinque anni fa. Ma io credo che le nostre scelte andranno nella direzione giusta, quella di aiutare i giovani a trovare un lavoro e le famiglie. E poi rafforzeremo il rapporto con Udine».
Da uomo di sport, rispetta il verdetto del campo. Ma Claudio Bardini non ritrova i voti alle europee specchiati nelle scelte per le comunali e parla quindi di situazione “dopata”. «Non ho ancora analizzato con calma i dati – argomenta – ma posso dire che emerge con chiarezza la non coerenza nel voto tra europee e comunali. Veniamo da 25 anni di governo di sinistra, uno zoccolo duro che sapevamo difficile da sradicare. E sapevo che prima di affrontare una partita di questo genere, il pre-campionato e il riscaldamento avrebbero dovuto essere adeguati, ma non è stato così. Siamo scesi in campo con i nostri partiti e la nostra chiarezza convinti di poter recuperare i voti di un elettorato stanco e sfiduciato, considerato che il primo partito a Tavagnacco resta quello dell’astensionismo visto che l’affluenza è stata meno del 70%. Non ci siamo riusciti». La presenza di Bardini tra i banchi dell’opposizione, oggi non è scontata. «Non so se resterò in Consiglio».