Andar per monti: le regole da seguire redatte dalla Guardia di Finanza

Due interventi nei giorni scorsi dei finanzieri del Soccorso Alpino di Tolmezzo allertati dai familiari preoccupati perché non hanno visto rientrare i propri congiunti partiti per una uscita in montagna. Vicende conclusesi positivamente , in quanto gli escursionisti, che avevano perso l’orientamento ed erano rimasti bloccati in una zona boschiva, hanno fatto ritorno a casa riportando solo un brutto ricordo della gita in montagna.Un altro intervento, effettuato sempre nell’ultima settimana dai militari del Soccorso Alpino, ha riguardato invece la localizzazione ed il recupero di due cittadini sloveni che, durante un volo in parapendio, sono finiti in un’area impervia e difficilmente raggiungibile. Anche loro sono stati trasportati a valle senza grosse conseguenze.
L’attività dei finanzieri, frutto di addestramento e costante aggiornamento professionale, si è concretizzata, nei soli primi cinque mesi dell’anno, in circa 20 interventi con 16 persone tratte in salvo ed il recupero, purtroppo, di 4 corpi senza vita.
Perfetta l’intesa durante gli interventi con gli uomini del soccorso civile del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) del Friuli Venezia Giulia, capillarmente diffuso su tutto il territorio regionale: soccorritori identici nell’animo e nella professionalità.
La Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia, nelle zone montane, è sinonimo di soccorso, di assistenza e di aiuto. La popolazione da sempre trova infatti nelle due Stazioni di Soccorso Alpino dislocate a Tolmezzo e a Sella Nevea un punto di riferimento cui segnalare eventuali scomparse di soggetti avventuratisi in escursioni senza adottare le opportune precauzioni.
Poche, chiare e basilari le regole che i finanzieri “montanari” raccomandano a quanti si incamminano nelle nostre montagne.
Prima regola: coscienza delle proprie capacità e conoscenza del territorio e delle previsioni meteo.
Seconda regolao: abbigliamento adeguato, viveri e bevande ad alto potere energetico al seguito.
Terza regola: portare pila frontale e telefono cellulare con i numeri di pubblica utilità in memoria.
Quarta regola: comunicare, sempre, a qualcuno di assoluta fiducia, la propria destinazione e la durata “presunta” dell’escursione; lasciare un biglietto all’interno dell’automobile prima di intraprendere il cammino e fissare dei punti di riferimento durante il movimento.
Quinta regola: se ci si perde, mantenere la calma, evitando il movimento continuo, specialmente con l’avvicinarsi delle ore notturne: cercare un riparo, segnalare la propria situazione e posizione ed attendere l’alba.
Attenzione dunque – dice la Dgf -, nella stagione estiva che sta per iniziare e che verosimilmente invoglierà numerosi escursionisti, in quanto ogni superficialità, durante lo stazionamento in un ambiente montano, se mancano le condizioni di sicurezza, aumenta in maniera esponenziale il pericolo di gravi danni.
Resta comunque certo che i finanzieri del Friuli sono e restano un sicuro punto di riferimento per escursionisti, scalatori, scout e villeggianti della domenica che dovessero trovarsi in difficoltà.