Andrea Valcic: Sgarbi contro il traliccio che s’illumina d’immenso


Potenza della poesia o instancabile opera di Tibaldi, portavoce del comitato per la difesa del Friuli Rurale? Entrambe forse, ma il risultato che improvvisamente la battaglia contro l’elettrodotto di Terna trova un sostenitore di grosso calibro: Vittorio Sgarbi. Come sia accaduto è presto detto. Ieri a Sagrado si è svolta l’inaugurazione di un parco culturale dedicato alla figura e alle opere di Ungaretti  In questi luoghi si bruciò la giovinezza del poeta durante la prima guerra mondiale. Tanti gli invitati con Sgarbi appunto a illustrare la figura del letterato. E Tibaldi con un volantino a illustrare i motivi della protesta contro i progettati piloni e poi spiegare al critico d’arte, ma anche personaggio influente nei palazzi della politica, che proprio uno di quei tralicci dovrebbe sorgere a Santa Maria la Longa, luogo che ispirò a Ungaretti la famosa "M’illumino d’immenso". Qui anche un monumento ricorda la sua presenza. Sgarbi inorridisce al pensiero; di fronte all’architetto Pirzio Biroli prende il telefonino e chiama il presidente di Terna, Luigi Roth, manifestando il suo dissenso e disappunto.
      Poi promette interesse e amore eterno per il Comitato. Ungaretti, ma anche Tibaldi, sorridono e "s’illuminano".

 

Una risposta a “Andrea Valcic: Sgarbi contro il traliccio che s’illumina d’immenso”

  1. aggiornamento del 20/09/2010

    Il comitato per la Vita del Friuli rurale non molla. E nella sua battaglia contro la realizzazione dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest, da parte della società Terna, cerca di schierare il maggior numero di esponenti, anche nazionali e internazionali. L’ultimo “acquisto” a favore della causa potrebbe essere quello del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
    Aldevis Tibaldi, presidente del comitato per la vita del Friuli Rurale, ha avvicinato Sgarbi sabato nel corso di un incontro pubblico a Castelnuovo di Sagrado, per l’inaugurazione del Parco Ungaretti, dedicato al poeta del Novecento, che proprio attraversando gli spazi della Bassa Friulana compose i celebri versi “M’illumino d’immenso”.
    «Questo elettrodotto – ha sottolineato Tibaldi – rappresenta quindi un vero e proprio insulto anche alla memoria di Ungaretti, visto che alcuni dei tanti mastodontici piloni vanno a cadere a Santa Maria la Longa, nel luogo esatto dove il poeta partorì il tanto celebrato verso. Come se non bastasse il grave danno ambientale, infatti, quei tralicci andranno a finire in luoghi fondamentali per la memoria letteraria e la nostra tradizione poetica, poiché rappresentano lo scenario, ma anche la sostanza della prima scrittura ungarettiana».
    Tibaldi nel corso dell’evento di Sagrado ha chiesto di poter parlare proprio con Sgarbi spiegandogli il progetto. «Sgarbi – ha raccontato terminato l’incontro lo stesso Tibaldi – non ha perso neanche un minuto di tempo. E ha contattato via telefono, davanti a noi, immediatamente il presidente di Terna, con il quale ha, evidentemente, una familiarità consolidata».
    «Sgarbi ha chiamato Luigi Roth esattamente alle 14.30 – ha precisato Tibaldi -. E non ha usato mezzi termini». E a questo punto il comitato per la Vita del Friuli rurale spera che dopo una telefonata, Sgarbi tenga fede alla sua promessa e si impegni in tutte le sedi più opportune contro questo progetto.
    Ieri lo stesso presidente di Terna, Luigi Roth, ha confermato il breve scambio di idee avuto con Sgarbi. Precisando però alcune battute. «Vittorio Sgarbi mi ha contattato telefonicamente – ha precisato Roth – e non ho avuto problemi a replicargli: ho ribadito la disponibilità mia e di Terna a chiarire in ogni momento correttezza del progetto e la non fattibilità tecnica dell’interramento dell’elettrodotto Udine Ovest- Redipuglia. Il mio amico Sgarbi conosce l’arte, non l’energia: sono pronto a spiegargliela».

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