Autostrade: slitta la nomina del commissario per la A4

Image:Autostrada A4 Italia.svgDel termine "federalismo" tutti si riempiono la bocca, ma poi quando si tratta di attuarlo veramente, nessuno vuol mollare la presa e il potere rimane ben saldo nei palazzi romani (o milanesi). Cosa centra il federalismo con la nomina di commissario per la A4? Centra centra! Il governatore del FVG Tondo aveva posto le sue condizioni per farlo veramente il commissario e non per fare lo specchietto per le allodole con un incarico di pura facciata. In particolare voleva avere le mani libere per nominare collaboratori di cui potersi fidare ed avere la possibilità di premere il "pulsante di chiusura" dell’autostrada ai mezzi pesanti in caso di necessità. Insomma la possibilità di prendere autonomamente delle decisioni in tempo reale utili a salvaguardare il territorio  della regione e del nord-est. Se  questo non è federalismo, allora spiegatemi cos’altro lo può essere.
E invece no: Roma vuole imporre il terzo vice, che equivale a dire che ilfuturo commissario sarebbe in "libertà vigilata" o comunque "condizionata". La pensa così anche Galan : "si sta perdendo tempo inutilmente. Si ascoltino i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, uno o due commissari vanno bene, ma tre è grottesco e dimostra la volontà centralista".
Il terzo vice potrebbe comunque essere imposto da Roma. E viene dato quasi per certo. Per i subcommissari si fanno i nomi di Silvano Vernizzi in rappresentanza del Veneto e attuale commissario per il Passante, e per il Friuli Venezia Giulia quello dell’assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi (fino ad aprile direttore generale di Autovie venete). L’Anas vorrebbe poi un terzo vice, di nomina propria. E potrebbe spuntare il nome dell’architetto bellunese Bortolo Mainardi.
E’ slittata quindi la firma del premier Silvio Berlusconi all’ordinanza che investirà Tondo a commissario. Ieri il governatore del Friuli Venezia Giulia con il sottosegretario Letta ha concordato tempi e modalità delle procedure; quindi Tondo si è intrattenuto anche con il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, proprio per sciogliere anche le riserve della società.

Insomma la strategia del governo è chiara: gli oneri della soluzione del problema A4 li lasciamo al territorio e ai suoi rappresentanti; quello che il commissario potrà o non potrà fare, lo decidono loro. Bel concetto di federalismo