Bici e fibre ottiche: sperin ca seti vere!

Quasi dodici milioni di euro per trasformare la Carnia in terra da percorrere in bicicletta. È la somma già messa a disposizione per il progetto in base a un accordo di programma tra Regione, Comunità montana della Carnia e Ministero delle infrastrutture. Il documento una volta firmato consentirà di appaltare tutte le opere entro la fine dell’anno in corso. I tratti sono cinque e si vanno a unire alla ciclabile che attraversa l’Alto Friuli per raggiungere il Tarvisiano. In dettaglio si tratta della porzione Tolmezzo-Arta Terme attraverso Zuglio, dodici chilometri circa, della parte Tolmezzo-Cavazzo Carnico attraverso Verzegnis, sette chilometri, della Tolmezzo-Villa Santina e della porzione che mette in comunicazione Villa Santina con Ovaro passando per il suggestivo comune di Lauco. Un quinto tracciato, finanziati con Obiettivo 2, per una spesa di circa un milione e mezzo di euro, collegherà Arta Terme con Treppo Carnico. Una prima tranche dei lavori è già stata data in appalto: è il tratto di ciclabile che parte da Pioverno e che arriva a Cavazzo Carnico. «In concomitanza con la realizzazione delle piste – dice il presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not – si procederà a posare anche una rete di grande importanza sotto il profilo tecnologico, quella delle fibre ottiche rientrante del piano regionale Mercurio per l’informatizzazione della montagna». Alla firma dell’accordo di programma seguiranno, entro il 13 settembre, le ratifiche da parte dei singoli consigli comunali dei paesi interessati dal tracciato. Il tratto Villa Santina-Forni Avolti è oggetto della sola posa della fibra ottica per una spesa che oscilla tra i due milioni e mezzo e i tre milioni di euro. «Una cifra importante quella investita per il progetto globale – osserva Not – perchè il piano, che sarà concretizzato in ogni sua parte entro la fine del prossimo anno, consentirà di potenziare notevolmente il turismo in Carnia. La ciclabile, infatti, è molto richiesta da chi soggiorna nella nostra terra». I percorsi saranno larghi circa due metri e mezzo; saranno in parte coperti da manto bituminoso e in parte realizzati in terra battuta. Una porzione del tratto passa pure in galleria, seguendo il sedime della vecchia ferrovia