Buttrio “capitale” della Ribolla gialla spumante

di Cristina Burcheri

Buttrio e la sua ottuagenaria Fiera regionale del vino – organizzata dalla Pro loco Buri e dal Comune, e conclusasi solo due giorni fa – si propone e impone come “capitale” della Ribolla gialla spumante, nonché dei vini autoctoni. «La Fiera di Buttrio è la prima della regione per età e dimensioni», aveva ricordato prima del taglio del nastro l’assessore regionale Claudio Violino, proseguendo: «Da due anni, in particolare, è dedicata agli autoctoni ed è quindi la Fiera del territorio di cui questi vini sono la più autentica espressione. Da tale scelta nasce la collaborazione con “ViniBuoni d’Italia”, l’unica guida di settore interamente dedicata a quei vini ottenuti da vitigni con le radici sul territorio da almeno 300 anni». «La Ribolla gialla spumante è sempre più la “bollicina” del Fvg, l’unica tipicamente friulana della nostra regione», commenta quindi Mirko Bellini, direttore di Ersa, aggiungendo: «La Ribolla gialla spumante sta vivendo sia sul mercato nazionale che internazionale un momento commerciale di storica importanza che ci auguriamo i produttori friulani sappiano sfruttare anche attraverso la creazione di un disciplinare che permetta di ottenere e presentare sempre più un vino di alta qualità». E, allora, a Mario Busso, curatore della guida “Vinibuoni d’Italia”, chiediamo: quanto vale la Ribolla gialla spumante sul mercato? «Il mercato della Ribolla gialla è una questione di valore legato alla sua unicità e alla sua storia», ci risponde Busso che ha presieduto la commissione di giuria della Selezione vinta dalla Ribolla gialla spumante di Eugenio Collavini, aggiungendo: «La Ribolla spumante non ha bisogno di scopiazzare il Prosecco, ma piuttosto attestarsi sugli alti standard qualitativi corrispondenti alla percezione di fiducia che il consumatore tradizionalmente nutre verso i prodotti Made in Fvg». Dello stesso parere anche Giorgio Badin, presidente del Consorzio Doc Fvg, secondo il quale «il Comitato promotore della neo-costituenda Doc Fvg ha volutamente specificato, nella parte del disciplinare riservata agli spumanti, una serie di norme restrittive, finalizzate a ottenere una produzione di qualità medio-alta. Non va dimenticato che oggi, la Ribolla gialla spumante – annota Badin – già esiste ed è classificata alla pari di un vino da tavola. Avere, invece, il “benchmark” di altre produzioni (a metodo classico e a charmat lungo) che si posizionano su fasce di mercato di più alto livello, deve stimolare i produttori regionali a costituire una nicchia dal maggior valore aggiunto. Questa Selezione si configura appunto come uno strumento di completamento del percorso di caratterizzazione del prodotto, volta a individuare una vera e propria categoria di mercato». A proposito di qualità, ricordiamo che, delle oltre trenta etichette presentate a concorrere alla Selezione di Ersa, sono state scelte come finaliste le bollicine delle aziende Luciano Grudina, Bandut di Giorgio Colutta, Conte d’Attimis-Maniago, Gradis’ciutta, Guerra Dario, Livon, Pali Wines, Piera Martellozzo, Ronco Margherita, Scolaris Vini, Stocco, Terre Rosse, Valentino Butussi, Viticoltori Friulani La Delizia e Zaccomer Maurizio.