Campoformido: l’Università di Udine inventa lo “specchio lineare”

Lo “Specchio Lineare”, il sistema inventato all’università di Udine per lo sfruttamento dell’energia solare e per produrre dunque energia pulita, è realtà, pronto per essere industrializzato e commercializzato. La macchina è una novità assoluta nel settore dei sistemi termodinamici e delle tecnologie pulite. Il sistema, infatti, è in grado di produrre una quantità di energia da due a tre volte superiore rispetto a quella di un impianto solare “classico” (fotovoltaico o pannelli solari) di pari dimensioni e costo. Inoltre, potrà svolgere assieme le funzioni che, al giorno d’oggi, sono svolte separatamente da pannelli solari e impianti fotovoltaici: produrre elettricità e fornire calore. Il primo impianto di specchi lineari è stato presentato ieri alle officine meccaniche Ocsam di Basaldella di Campoformido che hanno contribuito a realizzarlo. E un prototipo di Specchio Lineare è già stato commissionato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. <br />
Il progetto “Specchi lineari” è nato dalle ricerche svolte da Hans Grassmann al dipartimento di Fisica dell’ateneo friulano. Brevettato, è stato sviluppato da Isomorph srl (Hans Grassmann, Alessandro Prest), azienda spin off dell’università di Udine. Della produzione, industrializzazione e commercializzazione si occupano, in collaborazione con le officine Ocsam di Campoformido, Hans Grassmann, Michele Sambo e Fabio Zilli, che presto daranno vita a un altro spin off dell’ateneo, Solamente srl. Nel 2009 Specchi Lineari si è classificato al secondo posto a Start Cup Friuli Venezia Giulia, la competizione regionale riservata ai migliori progetti innovativi.
Alla presentazione hanno partecipato, fra gli altri, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontantini, e l’amministratore delegato della Ocsam, Lino Bertoni.
L’impianto a Specchi Lineari è un insieme di specchi piani in alluminio, da 20 a 50, montati su un sistema di assi e leve che inclinano gli specchi tramite due piccoli servomotori in modo da catturare i raggi solari durante tutto l’arco della giornata su un’unica superficie ricevente, simile a un unico grande specchio.
L’impianto, grazie alla sua modularità di costruzione, può essere adattato a varie richieste energetiche e produrre da 4 a 8 KW. La macchina può essere installata su terreno o su qualsiasi superficie architettonica piana (tetti di abitazioni, attività commerciali, capannoni).

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