Carnia: Alessandro Pittin è pronto a tornare nella “Combinata Nordica”

Alessandro Pittin

di Bruno Tavosanis.

Alessandro Pittin è pronto a tornare. Ad un mese dalla caduta dal trampolino di Ramsau, con conseguente frattura dell’ulna e del radio, il bronzo di Vancouver ha finalmente ripreso ad allenarsi in vista del grande appuntamento della stagione, i Campionati Mondiali di sci nordico della Val di Fiemme, che per la combinata prenderanno il via il 22 febbraio con la prova individuale sul trampolino piccolo, seguita il 24 dalla prova a squadre, il 28 dalla Gundersen sul trampolino grande e il 2 marzo dalla team sprint.

«Ho tolto il gesso con quattro giorni di anticipo rispetto a quanto inizialmente prospettatomi – dice il finanziere di Cercivento, che informa costantemente i suoi tifosi sulle sue condizioni fisiche attraverso i social network Facebook e Twitter -. Sto quindi recuperando un po’ più velocemente del previsto e perciò sono molto contento, perché non vedo l’ora di mettermi alle spalle questi brutti episodi e tornare a gareggiare. Perchè questo stop mi pesa parecchio, considerando che anche in estate la preparazione è stata forzatamente ridotta».

Nei giorni scorsi hai ricominciato a sciare utilizzando anche il braccio sinistro, vero?

«Sì. Venerdì ho effettuato il primo vero allenamento sugli sci, anche se faccio ancora fatica a spingere come dovrei. Non mi fido ancora abbastanza nel forzare con il braccio, ma sento che la situazione migliora costantemente. Anche la probabile cisti o sinovite sul dorso della mano incomincia a dare meno fastidio».

Hai anche ripreso a saltare dal trampolino?

«Giovedì scorso ho fatto i primi salti dopo l’infortunio e non ho accusato alcun tipo di problema. Ora valuteremo giorno per giorno come reagiranno il polso e l’avambraccio agli sforzi, ma sembra che il recupero possa essere molto veloce».
L’obiettivo dichiarato è rientrare il primo possibile in gara, perché non sarebbe il massimo presentarsi ai Mondiali senza un vero test agonistico alle spalle.

«Mi piacerebbe essere in gara nel fine settimana a Seefeld, in Austria, ma non abbiamo ancora preso una decisione. Sicuramente invece salterò l’appuntamento seguente a Kligenthal, dove mi feci male nello scorso febbraio. Poi ci sarà anche la tappa preolimpica di Sochi, in Russia».

Nel week-end appena concluso la Coppa del Mondo ha fatto tappa a Chaux-Neuve, dove esattamente un anno fa arrivarono le incredibili tre vittorie in tre giorni. Un po’ di tristezza nell’essere costretto questa volta solo a guardare? 

«Dopo la caduta di Ramsau, quando i medici mi dissero i tempi di recupero, andai subito a consultare il calendario per capire se avessi potuto rientrare proprio in occasione delle gare francese. Io e lo staff azzurro ci accorgemmo che i tempi sarebbero stati strettissimi, per cui non ne sarebbe valsa la pena forzarli. Abbiamo perciò deciso da subito di saltare l’appuntamento, anche se mi è dispiaciuto molto, perché quella pista e quel trampolino mi si addicono particolarmente, come del resto si è visto l’anno scorso».

Intanto l’Italia senza il suo leader fatica: ieri nella team sprint sono arrivati un sedicesimo e un diciassettesimo posto (con il tarvisiano Giuseppe Michielli assieme a Lukas Runggaldier) nella gara vinta dalla Germania.