Carnia: aumentano i ritrovamenti di coltivazioni di piante di marijuana

di Gino Grillo dal MV di oggi. 

 I carabinieri della Carnia, coordinati dal comando di Tolmezzo, dichiarano guerra alla droga. In autunno la canapa (cannabis sativa) matura e si susseguono operazioni di sequestro di piante e di materiale stupefacente essiccato, noto come marijuana. Le infiorescenze delle piante femminili essiccate e conciate possono essere fumate o utilizzate in altre maniere, mentre si può ricavare anche una resina lavorata la cui consistenza può variare da solida a collosa nota come hascisc. Dopo l’episodio che ha visto i carabinieri del Norm intervenire a Cavazzo Carnico, dove a un operaio sono state sequestrate alcune piante, è notizia di questi giorni di altri interventi adottati da tutte le stazioni dei carabinieri della Carnia e dell’Alto Friuli che hanno portato alla scoperta di altre piante. Una pianta matura è stata rinvenuta a Verzegnis, un’altra più grande è stata scoperta a Forni Avoltri e tre sul retro del piazzale per il tiro a volo nel capoluogo carnico. Il peso di ogni pianta varia, fanno sapere i carabinieri del nucleo operativo tolmezzino, da un chilogrammo a uno e mezzo, dal quale si ricava un prodotto secco del 20-25 %, pronto per essere utilizzato. Si deduce, spiegano i carabinieri, che da una pianta verde di un chilo si ricavano 250 grammi di sostanza stupefacente che viene venduta, sul mercato illegale, a 10 euro al grammo. Le modalità di impianti di queste piante fanno ritenere che la marijuana ormai, in un momento di crisi, possa essere coltivata come integrazione al reddito anche da persone insospettabili. In particolare si fa notare come le piante scoperte a Forni Avoltri siano state piantate in un giardino di una casa privata disabitata (i proprietari, non residenti in loco, non sono perseguiti) lungo una strada, facilmente quindi raggiungibile per essere eventualmente innaffiata senza dare nell’occhio. Le operazioni delle forze dell’ordine vanno dal blitz in caso di segnalazioni precise, o di lunghi appostamenti quando vengono segnalate le piante. La Carnia, piovosa d’estate, con diverse aree esposte al sole e disabitate, ben si presta alla coltivazione della canapa. Anche se non sempre si riesce a risalire ai coltivatori, le quantità scoperte non sono da imputare all’uso personale, pure perseguibile penalmente per legge, fanno ritenere che siano destinate a un pubblico giovanile (da un grammo di ricavano anche 60 dosi), per cui si esprime soddisfazione per aver tolto dal mercato un ingente quantitativo di sostanza attiva.