Carnia: “Basta gettare fango sull’albergo diffuso per screditare i politici”, lo sfogo

di LORENZO LINDA e DANIELE ARIIS*Sparare a zero sull’albergo diffuso pare sia diventato lo sport regionale più in voga del momento, facilitato da un bersaglio fino a oggi praticamente inerme e indifeso. È scoraggiante vedere come una geniale intuizione sia diventata oggetto di strumentali valanghe di fiele, riversate in maniera indiscriminata su tutto il sistema degli alberghi diffusi, per colpire e screditare avversari politici o per cercare di tutelare interessi di bottega, con una miopia che ci sta portando tutti oltre il baratro. Inoltre è altrettanto avvilente il tentativo di far passare i soci degli alberghi diffusi come dei “ladri” di contributi pubblici, senza minimamente considerare l’impegno finanziario sostenuto dai privati. Tanti di loro avrebbero avuto la stessa convenienza e soprattutto nessun vincolo a ristrutturare i loro immobili con la detrazione fiscale del 50%. Si parla molto di turismo, ma ci si dimentica che la base per qualsiasi politica di sviluppo turistico sono i posti letto. Infatti l’albergo diffuso Zoncolan è nato nel 2001 tra i Comuni di Ovaro, Raveo e Prato Carnico proprio per cercare di creare una base di posti letto in un territorio senza alberghi. Negli anni, la struttura si è ampliata e consolidata e oggi conta 130 posti letto, distribuiti su 30 alloggi di alta qualità, dando lavoro a 2 dipendenti fissi più altri 2 stagionali. Nel 2015 abbiamo registrato 4.500 presenze che, oltre ad aver generato ricavi per 110 mila euro, hanno dato il loro contributo all’economia locale in termini di acquisti e consumi negli esercizi commerciali, oltre alle manutenzioni degli alloggi eseguite da artigiani del posto e le tasse pagate alle casse comunali. Non dimentichiamoci poi che gli investimenti pubblici e privati hanno rappresentato, in un periodo di crisi, una fondamentale boccata d’ossigeno per le imprese e i professionisti locali, impegnati nelle ristrutturazioni degli immobili. Inoltre hanno consentito il recupero di beni in gran parte abbandonati e fatiscenti e la riqualificazione di interi borghi dei nostri paesi. La nostra cooperativa di gestione è retta da un cda di soci che, da pionieri del turismo, dedicano tempo, energie, risorse e fantasia in quello che credono sia un progetto integrato, che possa contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Tutto questo viene fatto a livello di volontariato, contando solo ed esclusivamente su nostre idee e iniziative, senza il minimo supporto da parte di chi dovrebbe governare, indirizzare e promuovere il turismo nella nostra Regione che, a quanto pare, non ci considera una risorsa per il territorio, ma un corpo estraneo. Forse, con più lungimiranza e lavorando assieme, si otterrebbero maggiori risultati e meno polemiche, con grande vantaggio per tutti!

*presidente e vicepresidente dell’albergo diffuso Zoncolan