Carnia: Colle di Zuglio, in 700 alla marcia della pace il 31/12/2014

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di Gino Grillo.

Una cerimonia che ha visto affluire una folla meno numerosa del solito, ma non per questo meno partecipata: così la marcia della pace 2014 tenutasi nella notte di capodanno nella chiesetta di San Pietro, sull’omonimo colle di Zuglio. Circa 600-700 persone hanno preso parte l’altra notte alla marcia della pace carnica. La defezione di 300-400 persone rispetto all’edizione dello scorso anno è stata dovuta ai malanni di stagione che hanno colpito molte persone anche in Carnia e alle basse temperature che nella prima serata si registravano anche nel fondovalle. Troppo tardi è arrivata l’inversione termica, oltre a un cielo stellato che per altro ha reso la cerimonia di particolare effetto. La gente si è radunata alle 21 del 31 dicembre come da tradizione nei pressi del Museo archeologico dell’antica Iulium Carnicum dove, come avviene da anni, il saluto ai partecipanti è stato dato dal sindaco Battista Molinari e dal prevosto, monsignor Giacomo Cracina. Da qui il corteo si è incamminato verso la pieve di San Pietro, località che è stata raggiunta verso le 23 dopo che la comitiva aveva effettuato tre soste. Qui sono stati proposti tre brani in friulano, recitati da Celestino Vezzi, improntati sul messaggio di papa Francesco sul tema “Non più schiavi, ma fratelli”. Il messaggio del Pontefice è stato quindi interpretato da alcuni giovani del centro solidarietà giovani di don Larice, uno dei quali proveniente dalla tossicodipendenza e uno dall’alcol-dipendenza, e da un giovani afgano, un ex schiavo che è stato più volte venduto a bande che lo sfruttavano e che ha potuto riacquistare la libertà. Le loro parole hanno fatto breccia emozionando parecchio gli intervenuti sia dalla nostra regione che dal vicino Veneto che hanno applaudito a scena aperta i vari interventi. Alla fine don Cracina ha officiato la messa nella chiesa di San Pietro, mentre al termine della cerimonia il saluto e gli auguri sono stati scambiati nella vicina Polse di Cougnes dove l’Associazione nazionale alpini di Zuglio ha offerto tè, vin brulè e panettone a tutti i convenuti.