di (t.a.)
Daniele Macuglia è tolmezzino, ha 30 anni e da cinque vive e lavora negli Usa, dove è ricercatore e assistent professor all’università di Chicago. È un bell’esempio di chi all’estero ha trovato, da giovane, l’opportunità di esprimere e vedere riconosciute le proprie capacità, possibilità che difficilmente nel mondo accademico si trova oggi in Italia. Ha recentemente tenuto un corso, tra quelli opzionali che gli studenti possono scegliere, su Galileo Galilei, che ha riscontrato particolare successo, risultando tra quelli che hanno ricevuto più richieste (al punto da non riuscire a soddisfarle tutte) e più recensioni positive dai propri studenti (che le esprimono nel più totale anonimato). Il segreto è stato affrontare Galileo Galilei a tutto tondo, senza cioè soffermarsi solo su singoli ambiti di cui si occupò, ma farlo conoscere nell’insieme, in maniera spiccatamente interdisciplinare e con un approccio innovativo “interfacoltà” che ha calamitato l’attenzione negli Stati Uniti. A maggio sempre su Galileo Galilei Macuglia terrà due convegni in Giappone, uno a Tokyo e uno a Kyoto. Non dimenticandosi però della sua terra natìa, a marzo farà un incontro a Tolmezzo proprio sul noto fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano. L’iniziativa promossa dalla biblioteca civica con il Comune vuole far conoscere, spiega l’assessore Marco Craighero, l’esperienza di questo giovane tolmezzino di successo in ambito universitario, scolastico, culturale. Un giovane che ha anche rivalutato il suo legame con la sua terra d’origine, riscoprendone le peculiarità e la valenza positiva. Macuglia ha studiato al Liceo scientifico tecnologico del Malignani di Udine, si è laureato con lode in Fisica all’Università di Pavia (specializzazione Fisica atomica) ed è stato allievo dell’Istituto universitario di studi superiori di Pavia. Era ancora a Pavia quando è stato contattato dall’Università di Chicago, che gli ha offerto cinque anni fa l’opportunità che Macuglia ha subito colto. Ha raggiunto Chicago dove oggi insegna Fisica all’università. Un altro esempio di come il nostro Paese brilli per la capacità di farsi sfuggire giovani brillanti.