Carnia: gli “Echi di follia” di Dino Menean

di Dino Menean (da lettere al Direttore del MV).

Echi di follia squarciano la nebbia di questi giorni. Penetrano il silenzio e la solitudine dei nostri paesi, delle nostre valli. Giunge fin dentro le nostre dimore. Portando sgomento e sconcerto. Non puoi restare indifferente. Queste notizie che ti arrivano come un potente tam-tam dal mondo. Ti scuotono il cuore. E vorresti, oh se vorresti fare, agire, intervenire, Ma… devi alzarti, prendere il tram, recarti al lavoro. Passare in posta, pagare le tasse, vestire i bambini, condurli a scuola. Preparare il pranzo. Pulire la casa. La vita insomma. La vita di tutti i giorni ti trascina come un fuscello nella corrente del fiume sei trascinato via impotente dalla vita. Echi di follia rimbombano nel grande mondo fuori, lontano. E nel tuo picco mondo presente. La follia nel mondo tu sai che è sempre stata e sarà sempre guerra, pace, violenza, amore, odio, bene, male. Sono intrecciati, indissolubili. Così è la vita. Così va la vita. Ma questi echi di follia che ti giungano reiterati dal mondo. Ti feriscono l’anima ti lacerano il cuore.

2 Risposte a “Carnia: gli “Echi di follia” di Dino Menean”

    1. Per questo l’ho ripresa nel blog.
      Ma, era sulla pagina delle lettere al Direttore del MV e le fonti sono fonti …

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