Carnia: la “guerra” tra Carniacque e comitati si sposta sui contatori

di Tanja Ariis

Nel 2011 Carniacque spa ha installato mille contatori in Carnia, in gran parte richiesti dagli utenti, come a Preone, Zuglio ed Enemonzo, mentre in parte facevano parte di un programma concordato con l’Ato. Oltre ai cittadini, molti sindaci li chiedono. E sempre nel 2011 Carniacque è intervenuta su almeno 400 perdite d’acqua in Carnia, oltre alla sostituzione di diverse tratte di acquedotto (come a Paluzza e Zuglio). A renderlo noto è l’ad di Carniacque, Michele Mion, che indica anche in base a quale normativa i contatori vanno installati: se l’indicazione era contenuta già in delibere del Cip, poi Cipe, degli anni ‘70, la legge 152 del 1999 e sue successive modifiche riporta la necessità di dotarsi degli strumenti di misura, ossia i contatori. Oggi la metà dei paesi carnici manca di contatori e a tutte le nuove utenze viene richiesto il contatore. I vantaggi per il cittadino, spiega Mion, risiedono «nel tener controllato i consumi, visto che l’utente può avere un uso improprio dell’acqua e così rendersene conto o, peggio, può avere una perdita e così accorgersene. Con il pagamento a forfait invece l’utente può non usare l’acqua e pagare ugualmente o può usarne molta e la pagano gli altri. Diciamo che il contatore consente una bolletta più corrispondente ai reali consumi». Mion non nega situazioni in seconde case o stavoli in montagna dove può esserci qualche difficoltà, ma osserva «eseguiamo l’installazione dei contatori laddove è possibile. Prima di posare un contatore facciamo i debiti accertamenti». Riemerge poi il nodo delle reti colabrodo in Carnia. Barazzuttti aveva negato una situazione così diffusa in zona, ma Mion lo smentisce: «Noi abbiamo trovato – dice – paurose situazioni di reti idriche colabrodo in Carnia. Le criticità sono importanti, non c’è solo qualche situazione, ce ne sono molte». Tra gli ultimi interventi effettuati alle reti Mion segnala quello a Paluzza in via Roma, «dove c’erano problemi piuttosto seri», a Zuglio e da anni a Villa Santina». Ma è vero che non c’è spreco d’acqua in montagna e non ci sono problemi di carenza d’acqua? Per Mion i problemi ci sono anche in Carnia. «Se le perdite – spiega – sono superiori all’approvvigionamento dalla sorgente, manca acqua. A Comeglians, per esempio, in questi giorni abbiamo avuto frazioni senza acqua per perdite della rete, aggravate dal periodo di siccità prolungato».

Una risposta a “Carnia: la “guerra” tra Carniacque e comitati si sposta sui contatori”

  1. Dei cinque milioni di Euro dell’ ultimo bilancio di Carniacque Spa, un milione vale a dire un quinto del costo a carico dei cittadini é stato messo a preventivo per il progetto “Installazione contatori”.

    Nello stesso anno alla voce manutenzioni si registravano 800 sostituzioni di vecchi contatori (per un importo indeterminato). A questi costi assurdi corrisponde la verità vera che fuoriesce dal troppo pieno del serbatoio del nostro acquedotto sotto casa mia: 10 litri/sec tutto il giorno e tutta la notte che vanno in fognatura.
    L’acqua é gratis; l’ acqua é del paese.

    Carniacque può permettersi di buttarla via PERO’ a noi vorrebbe misurarla e farla pagare.

    CARNIACQUE CA STETI A CHJASE SO’ !!!

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