Carnia: ecco i disagi del mancato recapito della corrispondenza nei paesini di montagna

di Elda Masini, Carnia.

Rieccoci di nuovo con i problemi del recapito della corrispondenza nei paesini di montagna. Io posso accettare e comprendere le difficoltà di poste italiane che non può assumere qualche portalettere in più e che perciò mi porterà la posta a giorni alterni, per alterni intendo:un giorno si e uno no, oppure i giorni pari o quelli dispari (come scritto nella lettera che ci e arrivata dalle poste) ma non ogni 4-5,o addirittura a settimane alterne. Sono abbonata a dei settimanali, mio zio al vostro quotidiano e la settimana scorsa non ho ricevuto niente, nemmeno la pubblicità. Non ci è arrivato nemmeno un invito ad una manifestazione importante a cui ci tenevo a partecipare, mio zio giovedì e venerdì non ha ricevuto il giornale. Quello che vorrei dire a poste italiane è che invece di spendere migliaia di euro per farsi pubblicità in tv, o trasformare gli uffici postali in supermercati, offra serietà professionale ai suoi utenti e per il compito che la riguarda. Tutti questi disagi fanno sorgere dei dubbi, anche per quanto riguarda i nostri risparmi: saranno in buone mani? Questi dirigenti sanno quello che fanno? Se non riescono a gestire nemmeno la distribuzione della corrispondenza, saranno all’altezza di giocare in borsa con i nostri soldi? Questa mania di trasformare tutto in aziende, guardando solo ai profitti, basando tutto solo sul calcolo con le conseguenze che ne derivano(vediamo un esempio con la sanità) e intanto siamo tornati alla legge del più forte: chi ne fa le spese sono sempre i piccoli! Per fortuna la forza di poste italiane è il suo personale che a parte qualche eccezione, sono persone competenti gentili e affidabili.