Carnia in movimento contro …. una cena? sumo sù sù sù!

In aperta contestazione con la cena "luculliana" che il presidente della Regione, Riccardo Illy offrirà anche quest’anno il 12 luglio a Villa Manin di Passariano, ad esponenti del gotha dell’economia e della politica, con l’intento di promuovere l’immagine e l’economia della Regione, scende in campo "Carnia in movimento". Con una sfida: organizzerà infatti una contro-cena popolare a tema "A tavola per i più deboli" proprio a Villa Manin, sempre il 12 luglio, dando appuntamento a quanti sono interessati per le ore 20 nei dintorni della Villa. Secondo "Carnia in movimento", il costo della cena offerta dalla Regione si aggirerà attorno ai 40mila euro (che verranno attinti – rileva il movimento – "da un fondo creato ad hoc"), "quasi 400 euro pro-capite, poco meno della pensione di molti di quegli artigiani, agricoltori, esercenti, ma non solo, assediati dal ministero delle Finanze". La contro-cena popolare, ad offerta libera, avrà lo scopo di raccogliere fondi "per le nostre case di riposo (Tolmezzo, Villa Santina, Ampezzo, Paularo e Paluzza) per chi non ce la fa".Si mangerà alla salute della Carnia – assicurano i promotori – che anticipano che la cena proporrà "cucina friulana, vera, genuina, con i prodotti delle aziende locali, vino del Collio, animatori volontari e musica popolare"."Carnia in movimento" non risparmia gli affondi all’iniziativa promossa da Illy: " Dilapidare decine di migliaia di euro per organizzare una cena con industriali e amici politici – recita una nota – hanno il coraggio di chiamarla "iniziativa istituzionale".

Per quanto mi riguarda ribadisco quanto già detto in altri post (Garibaldi … non fù ferito) non tanto su "Carnia in Movimento" quanto sul suo leader: se è giusto mobilitarsi contro gli elettrodotti, usare un intero movimento per protestare contro una cena mi pare strano; ribadisco: stiamo esercitando un legittimo diritto e cioè quello di protestare o stiamo cercando visibilità per le prossime elezioni regionali?

Una risposta a “Carnia in movimento contro …. una cena? sumo sù sù sù!”

  1. Giovedì 12 luglio, il comitato in difesa del territorio e di promozione culturale “Carnia in Movimento” ha organizzato una contro-cena popolare all’esterno di Villa Manin, in accesa protesta alla sfacciataggine con la quale il presidente della regione Illy, per il terzo anno, invita ad un banchetto d’elite commensali provenienti dal mondo della grande economia e della politica di palazzo, attingendo ingenti somme dalle risorse regionali pubbliche.

    La contestazione, partita dalla Carnia, ha trovato sostegno concreto nel comitato in difesa delle acque di montagna e in quello costituitosi in opposizione al progetto di collegamento autostradale Carnia-Cadore.

    La serata ha visto l’arrivo di un gruppo ben nutrito e organizzato di persone provenienti dalle file della destra, alla presenza del deputato di Alleanza Nazionale Menia. Il gruppo, formato da giovani leve della destra di partito, si è amaramente distinto con frasi e gesti e slogan inneggianti la passata dittatura nazi-fascista, e dichiarazioni omofobe e contro gli stranieri migranti.

    I comitati del Friuli Venezia Giulia presenti alla serata, oltre alle dichiarazioni rilasciate durante la serata stessa ai media, ribadiscono in maniera ferma e unita di dissociarsi da qualsiasi forma di apologia del fascismo, ricordando che la nostra regione è stata luogo di fermento e lotta antifascista e che proprio la zona montana della Carnia ha visto sorgere la prima repubblica libera in Italia.

    Affermiamo con forza la nostra distanza e rifiuto delle parole e gesti espressi dai gruppi di destra durante la cena,ed allargano il concetto di Resistenza storicamente intesa, a quello di resistenza contro la devastazione del territorio operata dalla nuove classi dirigenti siano esse di centro destra che centro sinistra.

    Siamo inoltre consapevoli del rischio di strumentalizzazione mediatica e politica di cui possiamo essere oggetto a causa del mancato abbandono della serata di protesta a fronte della grave situazione creatasi, ma siamo altrettanto convinti dell’utilità dello sforzo comune che muove l’agire dei comitati e dei movimenti attori delle lotte dal basso che costruiscono sapere e agire politico e sociale attraverso metodi partecipativi e orizzontali.

    Comitato PAS Dolomiti,Comitato No Tav Porpetto , Comitato per la difesa del litorale carsico, Comitato per la vita del friuli rurale , Comitato no tav isontino, Comitato difesa bacino montano Tagliamento

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