Carnia: la Comunità montana rinuncia alla battaglia legale, ai comuni i soldi dell’Ici sui capannoni


Niente più contenzioso legale con i Comuni. La Comunità montana rinuncia alla battaglia legale intrapresa da anni per non pagare agli enti locali l’Ici su capannoni e infrastrutture realizzati sul territorio. Conseguenza immediata della decisione sarà l’arrivo ai comuni dei canoni (anche arretrati) per oltre 450 mila euro. Inoltre dall’ente intermedio, grazie alla determina del commissario Giovanni Battista Somma sono stati girati anche 176 mila euro ai comuni che non sono interessati alla realizzazione delle infrastrutture e quindi agli introiti dell’imposta. «Abbiamo agito così – spiega il commissario Somma – per mantenere il dialogo con tutte le municipalità dell’area montana».
«Abbiamo abbandonato precedenti posizioni conflittuali con diversi Comuni – continua Somma -, è stato deciso di non resistere nella causa promossa dalla Comunità montana per l’esonero del pagamento dell’Ici dopo che l’aveva vista già soccombente nel giudizio di primo grado. In questo momento di particolare difficoltà economica non solo per le aziende, ma anche per la finanza pubblica si è reso necessario questo provvedimento nella convinzione che la Legge istitutiva dell’Ici è una legge che come tale deve essere rispettata e applicata, altra cosa invece è la sensibilità politica sull’esonero o meno dell’imposta da parte delle amministrazioni dove insistono beni immobili realizzati dalla Comunità montana per finalità legate allo sviluppo dall’area montana».
La Determina con la quale il Commissario ha inteso porre fine anche alle spese legali per il scongiurato giudizio di secondo grado, ha comportato trasferimenti per complessivi 450.782 euro a diverse amministrazioni. Nella tabella ecco l’elenco dei più significativi.
«Inoltre – prosegue Somma – in uno spirito di equità territoriale è stato disposto un’ulteriore riparto di risorse da attribuire a quei Comuni nei quali l’Ici non ha fatto sentire i suoi benefici effetti per complessivi 176 mila euro finalizzati alla manutenzione di strade vicinali o interpoderali, della sentieristica, della manutenzione straordinaria di immobili, a eventi culturali nonchè acquisti di attrezzature e mezzi di trasporto».