Carnia: la cucina carnica di Daniele Cortiula “star” in tv e “las friçes” diventano intraducibili :)

“Cara Antonella “las friçes” in Italiano hanno anche un altro significato, ma in televisione meglio non dirlo”. Probabilmente questa frase detta oggi in diretta da Daniele Cortiula, passerà alla storia, se non della trasmissione  “La prova del cuoco”, sicuramente della Carnia . Dopo  la vittoria della puntata del 30 novembre insieme con la sua collaboratrice Vilma Puntel,oggi Daniele era di nuovo in trasmissione.

Tanja Ariis dal MV di oggi

E intanto il gugjèt ha già assunto appieno il suo titolo di rappresentanza della Carnia: nella scorsa puntata Cortiula ha voluto portarlo in dono ad Antonella Clerici: quello in argento dell’orafo Pellegrina di Tolmezzo. Ed è di queste ore un’altra novità che lega la gastronomia al gugjét: nel panificio di Verzegnis, il panificio “Chialina” che già da tre generazioni produce pane e biscotti molto apprezzati, come le plume di soreli, saranno sfornati nei prossimi mesi i “gugjèts”, biscotti, come dice il nome, a forma di gugjèt creati dal titolare Roberto Pecol che spiega: «Stiamo predisponendo lo stampo e la confezione. L’obiettivo è proporli già per San Valentino o comunque entro marzo, magari per la festa delle donne. Penso di guarnirli in più versioni con cioccolato, mandorle e cioccolato bianco». E alcuni commercianti tolmezzini stanno già pensando di acquistarli in piccole confezioni con cui omaggiare i clienti nei loro acquisti. Oggi intanto saranno in prima linea nel tifare e a sostenere con il televoto Cortiula le comunità di Socchieve, suo paese di origine, di Tolmezzo, dove vive e lavora, e di Paularo, dalla cui frazione di Trelli proviene Vilma, quando alle 12 lui, cresciuto professionalmente alla “corte” del grande Gianni Cosetti, e Vilma disputeranno “la prova del campanile”. «Questa volta – spiega Cortiula, che incontriamo al bar ristorante “Teatro” di Tolmezzo, dove lavora – abbiamo dei concorrenti belli agguerriti che vengono dall’Emilia Romagna e sicuramente avremo bisogno di un bel tifo». Le proposte dello chef carnico nel cercare la seconda vittoria? «Visto che le cuoche emiliane – ci dice – proporranno un primo, io risponderò coi nostri blecs di grano saraceno. Come secondo proporrò costolette di agnello in crosta di polenta accompagnate dai capûts cun las frices. L’agnello faceva parte del menù tradizionale del Natale in Carnia. La mia versione è in crosta di mais. Anche i cappucci sono un piatto stagionale tipico della Carnia». Lo chef intanto spiega di aver molto apprezzato il grande calore e sostegno ricevuto in occasione della scorsa puntata dalla sua Carnia, ma anche dal Friuli, da tutta Italia e persino dall’estero: un fiume di messaggi e telefonate. E quella carica Daniele se la porta nel cuore per la sfida di oggi.

Una risposta a “Carnia: la cucina carnica di Daniele Cortiula “star” in tv e “las friçes” diventano intraducibili :)”

  1. aggiornamento del 16/12/2011

    di Tanja Ariis

    La Carnia esulta per il secondo trionfo ieri del suo chef Daniele Cortiula a “La prova del cuoco” su Rai 1. Anche ieri la percentuale di voti agguantata è stata del 66%, come il 30 novembre scorso. Nonostante le preoccupazioni di Cortiula, alla vigilia della sfida, per quelle che aveva definito delle «concorrenti belle agguerrite», nulla hanno infatti potuto le cuoche emiliane contro i suoi blecs di grano saraceno e le costolette di agnello in crosta di polenta accompagnate dai cappucci con le cicciole, preparate da Vilma Puntel. Cortiula aveva sperato in un forte sostegno del suo pubblico per quella sfida che un po’ lo preoccupava e quel supporto è puntualmente arrivato: ieri all’ora di pranzo la Carnia, e probabilmente non solo lei, se come la scorsa puntata lo hanno seguito da tutto il Friuli, da varie parti d’Italia, oltre che dall’estero, si è di nuovo incollata davanti alla tv ed ha tifato con determinazione per lui e Vilma. Grande ieri l’entusiasmo anche al Teatro di Tolmezzo, dove i due lavorano. La titolare Mariagrazia commenta: «Sono contentissima per Daniele, perché se lo merita per la sua professionalità, per la sua caparbietà ed l’amore per la sua terra, dove ha voluto rimanere, dando voce alla tradizione arricchendola sempre con un tocco personale. Noi abbiamo bisogno di persone come lui e Vilma, lavoratori instancabili e attenti. Non si può immaginare quanto impegno e ricerca ci siano dietro i loro risultati. Vilma, a soli 20 anni, è già insostituibile». E ieri sera è stata festa grande al loro rientro in Carnia.

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