Carnia: la “Mozartina” cortometraggio di Matteo Cracco

David Zanirato dal Gazzettino di oggi

Offre talmente tante chiavi di lettura che, una volta ufficializzato, occorrerà guardarlo più e più volte per scovarle tutte, anche se di cortometraggio della durata di circa trenta minuti si tratta. “La Mozartina (in controluce)” è il titolo provvisorio della prima corto-fiction totalmente “made in Carnia” , voluta dal Rotary Club Tolmezzo e realizzata dal trentunenne regista tolmezzino Matteo Cracco Matteo, con la collaborazione alla fotografia di Debora Vrizzi e la partecipazione quale attore dello stesso maestro Giovanni Canciani che della “Mozartina” di Paularo è instancabile custode.<br />
      In attesa della presentazione ufficiale, è stato possibile apprezzarne la visione nella prima pre-anteprima, proiettata la scorsa settimana al Museo Carnico di Tolmezzo e le sensazioni all’uscita sono state molto positive.
      La breve storia, ambientata nella val d’Incarojo, parte da una trama semplice dalla quale si diramano strane relazioni in un contesto magico che ha nel simbolismo delle coccinelle e della stessa Mozartina (museo dove Canciani accoglie e mantiene vivi antichi strumenti musicali) i suoi apici.
      Attorno a loro si intrecciano l’infanzia e la maturità di Alice, la protagonista, entrambe segnate da un padre gendarme che distrugge sogni ed alimenta insicurezza. Fino alla decisione di liberarsi dell’oppressione grazie ad una conoscenza che alimenta la libertà. Il messaggio subliminale vuole portare a far emergere la Carnia non più come terra di confine e ai margini del nulla ma come opportunità Mitteleuropea che propone in maniera originale e creativa giovani e valenti professionalità come possibili soluzioni alla voglia di ritrovare la propria identità.
      La pre-anteprima è servita da test per avere un primo riscontro in termini di reazioni emotive del pubblicom anche perché c’è la volontà di veicolare successivamente il cortometraggio nelle collettività riservando una fase finale di confronto e dibattito. Sotto il profilo dell’opera artistica il corto è come detto “Made in Carnia”, finanziato anche dalla FVG Film Commission e parteciperà a diversi concorsi internazionali.