Carnia: montagna ancor più penalizzata, le visure catastali diventano a pagamento; gratis a Udine

(t.a. dal MV).

Dal 1º ottobre le visure catastali rilasciate dallo sportello catastale attivo alla Comunità montana della Carnia torneranno a essere a pagamento: è l’effetto di una norma della “spending review” del Governo che ha reintrodotto, a partire dal prossimo mese, i tributi speciali catastali per la consultazione delle banche dati del catasto. Il servizio rimane gratuito per i proprietari che chiedono la visura per i propri beni, ma solo se lo fanno allo sportello provinciale di Udine, con evidente disagio per i cittadini della Carnia. Una conseguenza della “spending review” che va di nuovo dunque a discapito degli abitanti della montagna, che quanto a servizi, si trovano ogni giorno a fare i conti con soppressioni o percorsi a ostacoli. Fatto sta che dal 1º ottobre le consultazioni catastali rilasciate dallo sportello locale saranno soggette al pagamento dei relativi tributi, che dovranno, pertanto, essere riscossi dall’ente comprensoriale e riversati interamente all’erario. Ciò, nonostante sia la Comunità montana, da anni, a mettere a disposizione proprio personale e propri mezzi per garantire l’operatività dello sportello catastale decentrato. Ma, vista la grande utilità offerta da tale servizio a livello locale alla popolazione, l’amministratore temporaneo dell’ente, Dario Zearo, ha deciso di mantenere il servizio di rilascio visure catastali (lo sportello è attivo il venerdì dalle 8.30 alle 12 e nei periodi di maggiore richiesta anche di martedì) approvando una nuova convenzione e un nuovo protocollo d’intesa con l’Agenzia del territorio. «È un vecchio sgradevole scherzo – commenta Zearo – che ci fanno: come per l’Imu per i Comuni, qui la Comunità montana è costretta a fare da gabelliere, mettendoci personale, mezzi, responsabilità e la faccia. Riscuotiamo i soldi che dobbiamo girare interamente all’erario, ma i conti con la scontentezza dei cittadini li facciamo noi»