Carnia: Marsilio propone un pedaggio per il sostegno della viabilità in montagna.

di Enzo Marsilio.

L’introduzione di un sistema di pedaggio per il transito e/o la sosta nella rete stradale di montagna è opportuno per la tutela dell’ambiente ma soprattutto si rende necessario per poter reperire le risorse da destinare alla messa in sicurezza e alla manutenzione di una rete viaria che, vista la sua particolare morfologia, richiede una serie di interventi dai costi elevati. L’idea del pedaggio per le strade di montagna è recente per l’Italia ma non è nuova all’estero. In Austria e in Svizzera questo modello è attivo da anni e funziona bene. In Italia il sistema del pagamento di vignette e/o pedaggio nelle strade e/o nei parcheggi di montagna è in uso in Veneto, Piemonte,Lombardia e Trentino Alto Adige. Manca all’appello solo la nostra regione che sconta ovviamente la latente e scarsa capacità di programmazione e intervento di questa ultima tornata amministrativa. Urge quindi predisporre anche per la montagna del Friuli Venezia Giulia un piano relativo all’accesso, alla sosta e al transito del suo sistema viario, con particolare riferimento alle strade agro-silvo-pastorali e alla sentieristica. “ Concordo pienamente con quanto dichiarato anche di recente dal Prof. Bernardo Secchi, – ha commentato il consigliere Enzo Marsilio- laddove sostiene che la montagna va rimessa al centro di un piano di sviluppo a partire dal diritto dei suoi residenti alla mobilità e sull’importanza quindi che un abitante della montagna possa agevolmente accedere a Udine. Naturalmente la mobilità non basta a garantire una vita dignitosa a che desidera vivere in montagna. Serve anche poter gestire in maniera adeguata il territorio e per far questo ho quindi proposto l’introduzione di un sistema di pedaggio e/o vignetta, che è bene chiarire non riguarda la popolazione residente. Il sistema introdotto dovrebbe produrre uno sforzo per limitare il diffondersi dell’inquinamento e regolare i flussi del traffico e della sosta veicolare, ma dovrebbe soprattutto consentire di mantenere in efficienza la rete viaria agro-silvo-pastorale, in primo luogo per le necessità delle imprese, ma anche per le esigenze dei rifugi e per gli interventi legati alla sicurezza e al soccorso alpino. Nel contempo è necessario guardare anche allo sviluppo delle potenzialità turistiche delle aree ed in questo con testo proseguire con l’opera di diffusione della cultura del camminare e dell’uso della bicicletta valutando, dove possibile, la chiusura delle strade a fasce orarie con l’accesso consentito nelle prime ore del mattino e il rientro nelle ore serali. Il pagamento di un pedaggio- ha concluso Marsilio- non va inteso solo come un modo di far cassa ma soprattutto quale opportunità per poter offrire in montagna una serie di servizi indispensabili, come dei parcheggi adeguati nel fondovalle, in specie in possibilità di ambiti di pregio particolare, una flotta di navette, un sistema di trasporti alternativi ecologici, la possibilità di usare per il raggiungimento delle quote degli impianti funiviari esistenti.

10 Risposte a “Carnia: Marsilio propone un pedaggio per il sostegno della viabilità in montagna.”

  1. Ma robe da matti! Son proprio curioso di vedere le zone dove verrà applicata questa nuova e inutile tassa! Marsilio crede di poter paragonare forse il Trentino con l’ alto Friuli e che i miserabili incassi, riusciranno a risanare qualcosa. Voi politici, dovevate pensare prima alla montagna friulana, a valorizzare quello che gia’ c’era, per avere un turismo degno di esser chiamato tale. Ora invece, pensate pure di tassare la gente, che percorrerà strade verso il nulla, perche’ è proprio la politica che non ha creato/saputo/voluto fare nulla per la montagna. E ora si dovrebbe pure pagare! Per vedere cosa poi?
    Ridicoli!!

    1. Sono un cranico doc, per diversi motivi residente nella bassa friulana e non posso che concordare con te che la proposta di Marsilio e a dir poco ridicola.
      Personalmente mi sentirei abbastanza discriminato nel dover pagare una tassa per andare a trovare settimanalmente miei vecchi genitori, oppure per ripercorrere i sentieri della mia fanciullezza e gioventù cin l’unico scopo di ritemprarmi lo spirito con un “bagno” nei miei luoghi natii. Speriamo che questa cazzata vada a monte e che Marsilio applichi un po’ più di intelligenza nell’inventarsi, le pur necessarie, iniziative per salvaguardare e valorizzare la Carnia.
      Sisto Zanier
      Cabia di Arta Terme

  2. ma certo a direi anche di aumentare le diarie dei politici di montagna e dare loro un maggiorazione pensionistica e qualche licenza e sgravio fiscale….ma andiamo và andiamo invece di pagare cose inutili usate le tasse per i servizi. Troppe persone hanno dimenticato che la politica è un servizio e non un potere ed un servizio è appunto al servizio della comunità. Fare disinformazione minacciare disgrazie lanciare anatemi..ma uno dico uno che lavori sul serio che sappia preoccuparsi di far capire alle persone che rappresenta il come ed il perchè delle scelte, le eventuali necessità e le priorità che sappia mettersi a lavorare davvero ma dove lo possiamo trovare….
    Che non sia facile lavorare con per e in mezzo alla gente si sa ed è per questo che chi si occupa di politica dovrebbe avere davvero un “altro profiloMorale” altrimenti e solo un arrivista..
    La Carnia in particolare dovrebbe saper riconoscere i tanti politici che ha spinto in alto che per fare la loro carriera hanno fatto leva sulle sue necessità e hanno usato il disagio e la rabbia della Gente come mezzo di propulsione alla loro carriera politica alle loro personali ambizioni per poi lasciare cadere il tutto, ma con stile ,per poter rifare il giochetto al bisogno….E non chiamateli più grandi uomini ,chiamateli con il loro vero nome..OPPORTUNISTI.
    Anche ci fosse una nuova tassa la pagherei volentieri, per amore della Carnia ma vorrei che la Carnia smettesse di essere “dolce ma il primo paese è Amaro…” vorrei che fiera della sua dignità a storia si aprisse alle collaborazioni sia interne sia con l’esterno…. che osasse un po di più ogni giorno…
    Amo la Carnia rispetto tutti quelli che ci sono nati che ci vivono e che ci lavorano e spero di non risultare solo un idiota che dice sciocchezze… Mandi

  3. Austria e Svizzera sono altra cosa, ma in Carnia chi ci va? E adesso l’idea dl pedaggio così non ci vanno nemmeno gli orsi. Viabilità silvo – pastorale? Ricominciamo con la storia delle biomasse, centraline and so on….

  4. Il consigliere Marsilio che si preoccupa delle condizioni atmosferiche durante le feste di paese e di mettere balzelli assurdi, perchè non si preoccupa delle perdite di servizi della montagna? Oggi a Treppo Carnico ho scoperto che chiuderà una ottima macelleria e probabilmente anche un panificio.
    Con la perdita dei servizi la Carnia muore, e gli abitanti che rimangono chi li aiuterà.

  5. Caro Roberto.
    Troppo buono a chiamarli OPPORTUNISTI! Questo per me non è proprio corretto. Diciamo piuttosto che tal parola la definirei più un “cognome”, che di solito, vien subito scritto dopo il nome. E se pensiamo a quanti indagati, inquisiti abbiamo avuto e ci sono ancora nella nostra Regione, per spese pazze, spese effettuate per i comodi cazzi loro, … viaggi all’estero, pernottamenti in Hotel di lusso, cene, regali, acquisti dei più strampalati, rimborsi per spese carburante assurdi e via di sto passo… e se la parola repentinamente usata per indicare questi comportamenti è stata quella del PECULATO, e se scomodando un attimino WIKIPEDIA (anche se non serviva, ma giusto per chiarezza…) alla voce PECULATO, si afferma che:

    “… nel diritto penale italiano, è il reato previsto dall’art. 314 (Peculato) del codice penale, in virtù del quale il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque LA DISPONIBILITA’ DI DENARO O DI ALTRA COSA MOBILE ALTRUI, SE NE APPROPRIA, detto reato è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.”

    … forse il giusto nome per molti personaggi della politica nostrana, è LADRO OPPORTUNISTA!

    Poi credo che i sinonimi che ciascuno di noi riesca a trovare, siano parecchi, ma in prima battuta, questo è!

    Mandi.

  6. … E riguardo a Marsilio, con la sua genialata del pedaggio, dovrebbe capire che l’introduzione di tale imposta, altro non farebbe che diminuire anche quel poco di turismo che esiste. E vorrei aggiungere, che (almeno per il sottoscritto), non conta tanto l’importo dell’imposta, quanto il principio assurdo di dover cacciare obbligatoriamente (fosse anche 1 euro) moneta, per andare in posti che comunque appartengono all’identità di tutti, e in special modo a chi comunque li ha vissuti e li ha conservati nella memoria e nel cuore!

    Pensino piuttosto loro, a pagare per intero i vari privilegi che sono spalmati su tutta la collettività, invece di pensare all’introduzione di imposte assurde. Dovesse passare una simile proposta, spero solo che il boicottamento sia totale!

  7. Non c’è che dire, visione organica e lungimirante sulle prospettive della montagna.

    Marsilio dimostra di non aver capito (cosa purtroppo comune all99% dei cittadini) che non ha semplicemente senso definire uno stato privo di soldi, per il semplice motivo che dovrebbe emetterli lui direttamente.

    Da ciò si deduce inequivocabilmente che le tasse NON servono a finanziare la spesa pubblica, visto che lo stato prima emette la moneta e solo successivamente tassa.

    PRaticamente propone che il privato cittadino si sostituisca allo stato (visto che non ha soldi), un corto circuito del ragionamento formidabile.

    Dispiace!

    Rendo noto che sabato 14 dicembre alle ore 17 presso la sala della comunità montana a Tolmezzo e il giorno successivo alle 10 a Gemona (palazzo Boton) si terrà un convegno dove verrà spiegato in maniera chiar, diretta e semplice cos’è la moneta, come funziona il sistema monetario, cosa implica la sovranità monetaria, cos’è il debito pubblico, come uno stato non possa rimanere senza soldi e come le politiche imposte dalla UE stiano provocando l’economicidio del sud europa.

    MANDI

  8. Marsilio ma cosa mangi a Trieste a nostre spese MADRACS? … se devi mettere un pedaggio mettilo x primo sulla strada x lo Zoncolan vediamo se i tuoi paesani ti guarderanno ancora in faccia.

  9. Io spero solo che la gente prima o poi si incazzi per davvero!
    Già solamente la proposta di un pedaggio, è una vergogna! Non so se Marsilio questa boiata l’ha pensata da solo, o ha avuto suggerimenti! Non so gli altri, ma io questa imposta la percepisco come un abuso! Una violazione del mio diritto di circolare liberamente sul territorio, e che potrà creare le basi, per ulteriori “restrizioni/aggiustamenti/aggiornamenti/modifiche” un domani… chiamatele come volete, ma saran sempre misure a danno del cittadino e della sua libertà, e ovviamente, a danno del suo portafoglio!

    Già potrei a pensare male, presumere l’attivazione di pedaggi verso i confini, giusto per scoraggiare quegli automobilisti che prima trovavano conveniente riempire i serbatoi e i frigoriferi a prezzi più convenienti, rendendo meno appetibili le future “espatriate”, fermando così (o riducendo sensibilmente) le spese fuori regione. Magari ripeto, penso male io, … ma ormai, diciamocela tutta; della politica è sempre più difficile pensar bene!

I commenti sono chiusi.