Carnia: preoccupa la frana che incombe sulla 355 all’entrata di Ovaro


di Gino Grillo 

Aumentano le preoccupazioni per la sicurezza della strada regionale 355. Dopo la frana di gennaio in località Baus tra Ovaro e Comeglians ritorna l’allarme sulla sicurezza del versante sopra la strada prima di Ovaro. Ieri a questo proposito c’è stato un vertice in Comune. Al tavolo si sono seduti il sindaco, Romeo Rovis, con il tecnico comunale Mirai, il tecnico della Protezione civile regionale Simonetti e quello di FvgStrade Macuglia per una verifica tecnica del tratto di strada che va dal km 7, in prossimità dello svincolo per le miniere di Cludinico e l’ingresso del paese all’altezza dell’incrocio con la strada che porta alla cartiera De Medici. «Abbiamo tenuto due briefing, uno prima del sopralluogo effettuato da tecnici – spiega il sindaco Rovis – e uno successivo per confrontare i dati emersi con quelli in nostro possesso e verificare come porre in sicurezza la zona sovrastante la strada e i relativi costi». Il problema economico è senz’altro lo scoglio più duro da superare. «I soldi sono pochi – commenta Rovis – e alla Protezione civile non possiamo chiedere di più, visti i grandi sforzi che sta sostenendo per un altro punto critico della viabilità sulla strada 355, in località Baus». Un incontro interlocutorio, ma che è servito a capire la pericolosità di questo tratto. Sul tema è intervenuto, fuori riunione, il Comitato per la strada 355, sorto due decenni or sono, che denuncia come in un tratto così pericoloso si sia costruita una pista ciclabile prima di mettere in sicurezza la zona. Molti tra l’altro gli incidenti che hanno visto coinvolte automobili e persone. «Anche un tecnico comunale, anni addietro – ha ricordato il sindaco – è stato colpito da un masso precipitato dal dirupo sovrastante e ferito in modo tale da risentirne ancora le conseguenze». Diverse proteste, tra l’altro, aveva provocato la proposta di costruire una galleria, in parte naturale ed in parte artificiale, che bypassasse l’intero tratto, poco più di un chilometro. A far discutere era l’uscita verso Ovaro della galleria, che avrebbe comportato l’abbattimento di alcuni fabbricati adibiti alcuni a case residenziali e altri come botteghe artigianali. Sull’altro fronte della strada, quello verso Comeglians, intanto proseguono i lavori della Protezione civile in località Baus dove grossi massi erano caduti sulla carreggiata lo scorso gennaio. «Si sta procedendo – illustra Rovis – anche con l’uso di cariche esplosive per eliminare i massi pericolanti sopra la strada. In fase di avanzato lavoro sono pure le opere che creeranno una barriera a valle del versante a monte della strada, che servirà per contenere ulteriori eventuali cadute di terriccio e di sassi».