Carnia: tagliati i bus per le frazioni di Ovaro e Comeglians

Dal 1° gennaio verrà sospeso, per mancanza di fondi, il servizio di trasporto pubblico locale aggiuntivo verso diverse frazioni di Comeglians e Ovaro. La Provincia ha da pochi giorni comunicato ai Comuni di Comeglians e Ovaro (ma anche a Arta Terme, Moggio Udinese, Paluzza, Pontebba, Resia, Tarvisio e Zuglio) la sospensione, dal 1° gennaio, del servizio di trasporto pubblico locale aggiuntivo. Lo rendono noto i sindaci dei due Comuni, Flavio De Antoni e Romeo Rovis, che osservano: «la spesa per il servizio, per i dieci comuni della montagna, della Provincia somma a 160 mila euro l’anno. La Provincia giustifica questo provvedimento affermando che sulla legge finanziaria regionale da poco approvata non compaiono tali fondi per questo tipo di servizio aggiuntivo». È certo, anche secondo i due primi cittadini, che i tagli regionali al servizio di trasporto pubblico comprendono anche questo servizio utilissimo per le persone che vivono nelle frazioni distanti dal capoluogo e non servite da alcun tipo di servizio pubblico locale. Nel Comune di Comeglians il servizio veniva garantito finora alle frazioni di Runchia e di Calgaretto, il lunedì e il giovedì, mentre a Ovaro il servizio era garantito, il martedì ed il venerdì, nelle frazioni di Lenzone, Liariis, Clavais, Cludinico, Cella Agrons, Ovasta, Luincis, Mione e Luint. «Tale servizio, funzionante da alcuni anni, – continuano i due sindaci – venne istituito in seguito alle numerose ed insistenti richieste da parte dei residenti delle frazioni». In questi anni, sia per De Antoni che per Rovis il servizio è stato organizzato in maniera ottimale dalla Saf ed «è risultato molto soddisfacente dall’utenza che lo sfrutta in maniera costante e numerosa. Questo servizio pubblico aggiuntivo è indispensabile» per i due primi cittadini che ne chiedono la prosecuzione per il 2013 e «per il futuro dei nostri territori di montagna». Esso, rimarca De Antoni, «dà la possibilità a quanti non possiedono mezzi propri di trasporto di recarsi presso i capoluoghi dal medico, in farmacia oppure per la spesa di generi alimentari. Molte volte queste persone sono anziane e vivono da sole nelle nostre frazioni ed i Comuni non hanno risorse per poter offrire e garantire questo servizio». Per Rovis e De Antoni si tratta di un “servizio sociale”. In questo senso lanciano un appello al presidente della Regione, Renzo Tondo, affinché trovi, nelle pieghe del bilancio regionale, i fondi per poterlo mantenere. «Purtroppo – osserva De Antoni – non è possibile nemmeno gestire con il volontariato questo tipo di servizio. Dieci anni fa tramite un furgone a 9 posti di proprietà comunale avevamo iniziato a offrire noi il servizio ma la legge non lo permette, se non occasionalmente». Tanja Ariis

Una risposta a “Carnia: tagliati i bus per le frazioni di Ovaro e Comeglians”

  1. Solo per ricordare che alle ultime elezioni nei Comuni menzionati, in particolare in quelli dove c’è una popolazione anziana più numerosa, i partiti di Destra (lista per Strassoldo e PDL) hanno superato il 40% dei voti… con le classiche promesse (meno tasse ecc.)

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