Carnia: torna la tradizione del lancio “das cidules”

 Da piccoli (o adolescenti) tutti noi che abbiamo abitato in Carnia, abbiamo voluto provare il brivido di recarsi in montagna verso le 10 di sera o mezzanotte e lanciare quie pezzi di legno circolari che tutti chiamano "cidules" per via della forma rotonda. «Di tutti gli usi popolari del Friuli, o per essere più esatti, della Carnia, nessuno è forse più noto di quello che prende il nome da “lis cidulis”». Così scrive Giuseppe Vidossi (nel volume “I giorni del magico” a cura di Gian Paolo Gri e Giuliana Valentinis, Editrice Goriziana) a proposito di questa antica e spettacolare costumanza ricordando come, prima di lui, già l’avevano descritta insigni studiosi di tradizioni popolari quali la Percoto, l’Ostermann, Luigi Gortani e anche Jacopo Pirona nel suo Vocabolario friulano. La parola “cídule” (o cígola) significa “girella”. <br />
Sempre Vidossi riporta: «A Comeglians i giovani lanciavano “las cidulas” oltre che alla vigilia della sagra anche l’ultima notte dell’anno, e poi andavano per le case con la musica a invitar a ballare le ragazze. Nel Canale di Pesàriis si divertivano, invece, con questi fuochi nel mese di maggio. Il gioco si chiamava “trai las cidulas”. Scorrendo l’elenco delle località – Enemonzo, Tolmezzo, Sutrio… -, in cui era usanza lanciare le rotelle infuocate Vidossi racconta: «Secondo Michele Gortani a Povolaro, Mieli, Tualis (nel comune di Comeglians) è festeggiato con “cidulis” l’arrivo dell’anno nuovo. A Comeglians stessa – specifica -, le rotelle (di faggio) si lanciano per l’Epifania».
I fuochi rituali si accendevano allo scadere di date precise, alla fine di un ciclo e all’inizio di quello nuovo: Capodanno, i due solstizi, San Giuseppe, San Giovanni. Augurio d’amore, “lis cidulis” erano lanciate anche per propiziarsi la buona sorte per l’anno appena iniziato.
Ricordo di quegli antichi fuochi sono le numerose fiaccolate che diverse scuole di sci (Tarvisio, Valbruna, Piancavallo…) organizzato per il 30 e per il 31 dicembre. Suggestiva è anche la fiaccolata del monte Lussari che si tiene il 1º gennaio. A Camporosso dalle 14 in poi si potrà gironzolare tra bancarelle di prodotti tipici, fare passeggiate con i cavalli, assistere alle esibizioni di sloddog. Per i bambini anche uno snowpark con motorette, castello e scivolo (anche sabato 31 dicembre, dalle 14 alle 19). Con il calar del buio, alle 18 inizia la fiaccolata del monte Lussari, uno spettacolo pirotecnico, canti attorno al fuoco e festa nei locali di Camporosso. Per informazioni dettagliate su tutte le manifestazioni di Capodanno si consiglia di consultare i siti: www.turismofvg.it e www.prolocoregionefvg.org
Altri appuntamenti classici per festeggiare la fine del 2008 e l’inizio del nuovo anno in compagnia tra musica, balli e tanta gente sono le feste in piazza organizzate sia nei quattro capoluoghi regionali che in diverse altre cittadine. In questo caso la via più veloce per conoscere il programma è consultare il sito del Comune prescelto.