Carnia: alla fine tutti d’accordo sulla fusione con il Cafc

di Tanja Ariis.
Servizio idrico integrato: all’unanimità l’assemblea della Consulta d’ambito ha detto sì al Cafc come gestore unico. Il rappresentante della Zto della Carnia, Daniele Ariis, evidenzia la scelta unanime, «dettata – spiega – non solo dalla legge, ma anche dalla volontà, dimostrata da tutti i Comuni soci degli enti gestori(che sono di proprietà dei Comuni), di proseguire un cammino unitario assieme a tutela del proprio territorio e dei propri cittadini. Perché non è più il tempo del “fasìn di bessôi”, non più sostenibile, se non a prezzo di gravi rischi e conseguenze, come la vicenda Coopca insegna». Alle critiche della deputata Sandra Savino e dell’ex consigliere regionale Luigi Cacitti sulla fusione Carniacque-Cafc risponde Massimo Mentil, sindaco di Paluzza, che rimprovera a Cacitti di non aver vigilato, «quando era deus ex machina in montagna per l’allora governatore Tondo, sui problemi di Carniacque e di non averli affrontati allora», evitando l’attuale situazione debitoria della società. «Io non ho bisogno – replica ancora – di ingraziarmi la Serracchiani, io faccio il sindaco e se Carniacque finisce male, ne rispondono i Comuni e ci rimettono i cittadini. Le difficoltà economiche e finanziarie di Carniacque le permettono oggi appena l’ordinaria amministrazione. Il Cafc esiste dal 1931, ha spalle forti ed è interamente partecipato da Comuni e Provincia. Noi sindaci cerchiamo la soluzione più favorevole alla montagna». A Cacitti ribatte pure Francesco Brollo, sindaco di Tolmezzo che dice:«Uno deve essere abituato a considerare la politica come un mezzo per farsi spazio e ottenere poltrone, per sostenere che come sindaci stiamo agendo per conquistare posti al sole. Sul tema dell’acqua prova a guadagnare consensi facendo il capo popolo», ma «è profondamente errato affermare che si possa evitare la fusione di Carniacque con Cafc. Se ci tiene tanto al territorio, perché non si schiera accanto a noi che ci stiamo battendo per spuntare le migliori condizioni possibili per la montagna, come il sub bacino montano, il mantenimento degli operai a Tolmezzo, il miglioramento della qualità dei servizi per gli utenti?». Brollo ribadisce che con Tondo la Regione si fece sfuggire pure la storica occasione di acquistare la centrale di Somplago. La vicesindaco di Prato Carnico, Erica Gonano, boccia come tardiva l’attenzione di Savino e Cacitti per Carniacque, chiedendo cosa fecero i due per essa quando in Regione erano assessore alle finanze e consigliere per la montagna.