Carnia: la vecchia ferrovia sarà trasformata in una pista ciclabile

http://i192.photobucket.com/albums/z170/pamwagner47/carnia574_001.jpg
di Tanja Ariis.
Cosint e Comune di Amaro lanciano un progetto che vuole trasformare la vecchia linea ferroviaria Carnia-Tolmezzo in pista ciclabile: si collegherebbe sia con la ciclovia Alpe Adria sia con la viabilità ciclabile della Carnia, ampliando le opportunità turistiche. Si prevedono anche due aree interscambio: una treno-bici a Stazione Carnia e una auto-bici ad Amaro con centro servizi per gli amanti delle due ruote. «Noi ad Amaro, seppure ai margini dei vari itinerari ciclistici, pensiamo e vogliamo – dice il sindaco di Amaro, Laura Zanella – poter giocare un ruolo importante a sostegno di questo settore, potendo disporre di tre circostanze determinanti: la presenza della vecchia linea ferroviaria Carnia-Tolmezzo, da trasformare in pista ciclabile, la creazione di un importante punto di interscambio autostrada-treno-bicicletta e la creazione ad Amaro», vicino al casello autostradale, su un vasto spazio di proprietà comunale, di un’area di interscambio auto-bici, «nonché servizi logistici e di informazione e animazione rivolti essenzialmente al mondo delle due ruote, utilizzando in parte strutture già esistenti del Cosint». «Da Amaro si aprono – osserva Zanella – tutti i possibili circuiti ciclistici della Carnia, del Tarvisiano e dell’Austria, che in qualche modo dovranno essere organizzati e valorizzati. Abbiamo coinvolto il Comune di Tolmezzo, la Comunità Montana, ma soprattutto il Cosint, proprietario della vecchia ferrovia e di alcune strutture nell’area del casello autostradale. Abbiamo ricevuto ampi consensi e disponibilità a sostegno di questo progetto che dovrà coinvolgere diverse entità del territorio, centro commerciale compreso». Il direttore del Cosint, Giovanni Battista Somma, spiega: «non ci siamo limitati ad aderire alla richiesta dei Comuni di Amaro e Tolmezzo e della Comunità Montana di mettere a disposizione il sedime della vecchia ferrovia per trasformarla in pista ciclabile di collegamento, ma stiamo già studiando un modello di centro servizi vocato al mondo delle due ruote e alla montagna in generale nell’area del casello autostradale utilizzando in modo integrato alcune strutture e servizi del Consorzio». «Proprio nei giorni scorsi – rivela – siamo stati nel vicino Veneto a visitare qualcosa di simile e abbiamo partecipato a Brescia alla presentazione delle nuova programmazione europea 2014-2020 e in particolare del Progetto Spazio Alpino,uno dei possibili programmi di cofinanziamento». Si vuole coinvolgere tutti gli attori del territorio e valorizzare turismo, agroalimentare, artigianato locale, sfruttando il successo delle due ruote, motociclismo compreso. È stato chiesto di inserire il recupero della vecchia ferrovia nel piano regionale della viabilità: potrebbe essere finanziato in tale contesto. «Per tutto il resto, compresa l’animazione, riteniamo – dice Somma – di poter ricorrere alla programmazione europea. Il Cosint ha già dato la sua disponibilità ad assumere un ruolo di capofila tra una serie di soggetti coinvolti e interessati al settore». In linea anche con il nuovo ruolo attribuito dalla Regione ai Consorzi industriali.