Carniacque: chi cerca di spartirsi le azioni e chi aspetta ancora i rimborsi


di di Gian Battista Nassivera, consigliere comunale di Forni di Sotto

La sentenza della Corte costituzionale numero 335 del 2008, con chiarezza stabilisce che non si può far pagare al contribuente una tassa per un servizio non dato, in questo specifico caso si riferisce alla depurazione delle acque prevista dalla legge numero 36 del 1994. Questa sentenza ha creato e sta creando non pochi problemi a diverse amministrazioni comunali e in particolare alla spa Carniacque sotto l’aspetto sia politico-amministrativo sia contabile, dovendo questi restituire a tanti contribuenti l’importo non dovuto per il periodo 2003-2008. A seguito di questa sentenza in consiglio comunale a Forni di Sotto, nel 2008 ho sollecitato l’amministrazione a prendere atto di questa sentenza, la risposta fu negata da parte sia della maggioranza di destra sia dell’opposizione del Partito democratico, ribadendo che la località non disponeva  come tutt’ora non dispone di depuratori, successivamente ben definiti dal decreto ministeriale dell’Ambiente del 30 settembre 2009. Esistono invece in questo caso due vasche Imhoff, ben lungi da essere paragonate a un depuratore, in cui una limitata parte di utenti confluiscono le loro acque, e ai quali, da parte di Carniacque gli viene notificato il non previsto rimborso, altro comportamento poco responsabile. Oggi viene da chiedere quante sono le frazioni dei comuni carnici sprovvisti di impianti di depurazione e al cui contribuente è stata applicata la tassa? Per avere lumi certi sulla vicenda mi sono recato a Tolmezzo negli uffici di Carniacque facendo presente il caso di Forni di Sotto, e un “zelante” funzionario con molto “garbo” mi ha risposto che per i quattro gatti di Forni di Sotto sono sufficienti le vasche Imhoff, come dire che in un paese di 600 cittadini deve convivere con la m… Bella e responsabile risposta, bravo quel funzionario! Di recente Carniacque ha fatto recapitare a gran parte dei contribuenti di Forni di Sotto una lettera in cui si rende disponibile al rimborso dei corrispettivi incassati per la depurazione, invitandoli a presentare domanda allegando copia delle ricevute dei versamenti nel periodo 2003-2008 e copia di un documento di riconoscimento, pena la non restituzione delle somme non dovute, in questo caso va precisato che uguali domande erano già state presentate il 25 marzo 2009 e dal sottoscritto depositate a Cariacque. È evidente l’ostruzionismo praticato verso il contribuente con il fine di ritardare o non restituire il dovuto. Ogni amministratore responsabile ben sa che negli archivi dell’ente sono conservati su tabulati questi versamenti, dunque ben semplice diviene la ricerca e la quantificazione degli importi versati dai contrubuenti, diversamente l’ente interessato non sarebbe tanto puntuale a sollecitare e richiedere al contribuente l’eventuale ritardato o mancato pagamento. Alla luce di questa amara realtà si evidenzia che è il contribuente al servizio dell’amministrazione anziché l’amministratore al servizio del contribuente. Giova qui ricordare che: «Il principale malanno combattuto da Platone era l’ignoranza e l’incompetenza degli amministratori pubblici, calamità cui va specificamente soggetta la democrazia».