CarniaInMovimento: Garibaldi, i 30 denari e il tradimento della volontà popolare

Comunicato stampa a firma di Renato Garibaldi

Un miracolo. I due grandi gruppi industriali Pittini-Fantoni e le Cartiere Burgo, rivali sin dagli albori della vicenda dell’elettrodotto Wϋrmlach-Somplago, hanno trovato un accordo grazie  alla mediazione del Presidente Tondo. Ma come ben sappiamo, solo i santi fanno i miracoli. Oppure i soldi, tanti soldi.
La chiusura delle trattative non trova più spazio in cene pubbliche (pagate dai cittadini) tra politici ed industriali, come quelle organizzate a Villa Manin ai tempi di Illy, ma l’equazione industria=soldi=politica viene purtroppo confermata. <br />
E’ sfuggito ai più che con la torta – la Carnia – che andranno a spartirsi gli industriali già noti, farà festa anche la Edipower. Questa ha presentato un folle progetto per aggiungere due enormi turbine reversibili alla “sua” centrale idroelettrica di Somplago – sua perché proprio il presidente Tondo e il gruppo di industriali friulani, ora paladini del famigerato megaelettrodotto, non l’hanno voluta comprare quando era in vendita.
Ecco come funziona la logica Edipower: di notte si acquista l’energia a metà prezzo delle centrali a combustibili fossili o atomiche dell’Est Europa per pompare l’acqua dal lago di Cavazzo (trasformato in una vasca putrescente di carico e scarico) a quello di Verzegnis, facendo oscillare il livello di quest’ultimo di 24 metri in 12 ore. Di giorno viceversa. Una logica totalmente irrazionale se pensiamo che per far salire l’acqua il consumo di energia è superiore di 1,4 volte rispetto a quella ricavata nella discesa. Ma poiché di notte l’energia costa meno della metà, il guadagno è assicurato. Addirittura moltiplicato dai certificati verdi che Edipower può vendere sul mercato internazionale spacciando per energia pulita quella prodotta attraverso questo processo tanto redditizio quanto pericoloso. Che delusione per quei romantici che hanno sempre visto il lago naturale più grande del Friuli come un meraviglioso luogo di svago per adulti e bambini, sognando che venga trasformato in un’oasi naturalistica come accade nella vicina Austria. Ma il “progresso” parla una lingua ben diversa da quella di questi poveri pazzi, una lingua che conosce solo le cifre: di fronte ad una spesa di 90 milioni di euro, il guadagno di Edipower in 10 anni sarà di 350 milioni. Non male, vero? E come faranno a portare a Somplago l’energia dall’Est Europa? Ma dall’anello austriaco, ovviamente. E come colleghiamo l’Austria a Somplago? Ecco che il cerchio si chiude.
Tutti e 4 felici (Tondo, Burgo, Pittini, Edipower) a parte 1 milione di cittadini che non ricaveranno alcun utile, ma solo un enorme, diffuso e irreversibile danno ambientale. In cambio promesse: posti di lavoro? Nessuno. Compensazioni? Irrisorie.
E quel che più lascia allibiti è il persistere della mentalità campanilista dei nostri sindaci: quello di Cavazzo ha venduto i suoi cittadini per 30 denari, quello di Tolmezzo si appresta a farlo lunedì con la sua giunta, nonostante la delibera consiliare del 24 aprile 2010. Se funzionasse così anche a Roma, il governo Berlusconi avrebbe la facoltà di emanare un decreto legge contro il parere del Parlamento. Grazie a Dio la Costituzione non lo prevede. Invece nei comuni il sindaco è elevato a rango di podestà e fa quello che vuole, stra fregandosene dei cittadini.
Se a Trieste pensano che “Roma locuta, causa finita” (La capitale parlò, la questione è chiusa) e che alla fine digeriremo comunque l’imposizione di un elettrodotto aereo, si sbagliano alla grande.
Ormai è una questione di orgoglio e di dignità. Insistere sulla strada dell’imposizione, oltre ad essere impopolare, produrrà frutti destabilizzanti per tutta la Comunità che ne ha le scatole piene di questa politica a servizio di se stessa.
Noi ci siamo già espressi, forti di un appoggio popolare senza precedenti per la Carnia. Non si torna indietro e quindi rimeditate le vostre decisione tenendo conto che “democrazia” non è solo una parola ad uso di spot elettorale, ma è un concetto consolidato. Tra i popoli civili, beninteso