Cavasso Nuovo: Riccardi s’impegna a tenere in funzione la Gemona-Sacile

di Giulia Sacchi.

«Contatterò immediatamente Rfi affinché, dati i disagi dell’utenza, specie scolastica, possa ripartire da subito la circolazione dei treni sulla linea Sacile-Gemona e vigilerò con costanza affinché sia osservato e soddisfatto il contratto di servizio tra Regione e Ferrovie, che scadrà nel 2014, e per la nuova gara vedremo se sarà possibile che partecipino altri gestori. La Regione ha garantito col proprio bilancio e investendo 200 milioni di euro l’anno un trasporto pubblico locale di qualità: bisogna far sì che continui a funzionare bene, ricercando se non la redditività almeno un equilibrio. Per il futuro, si cercherà di capire se e quali potranno essere le prospettive per la linea, data anche la sua significativa valenza ambientale e turistica». Questi gli impegni che l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi si è assunto nell’incontro di ieri, al Palazat di Cavasso Nuovo, coi sindaci dei comuni ubicati lungo la tratta, tra cui Meduno, Cavasso, Maniago, Vito d’Asio, Travesio, Castelnovo, Montereale, Aviano, Sacile, ma anche Gemona, Osoppo e Forgaria. Presenti pure rappresentanti della Provincia di Udine. Subito dopo il convegno, Riccardi ha inviato al direttore Trenitalia per il Friuli, Maria Giaconia, la richiesta per un incontro urgente, che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni, per discutere della Sacile-Gemona (ferma dopo il deragliamento a Meduno), rimarcando l’esigenza di ripristinare al più presto il collegamento ferroviario. Pure la Provincia, per tramite di Callegari, ha contattato Trenitalia per trovare soluzioni che soddisfino gli utenti e già oggi si potrebbero avere risposte più chiare. I problemi maggiori, come è stato sottolineato nell’incontro dai sindaci e Laura Magris, rappresentante dei genitori di studenti pendolari, riguardano gli orari dei bus sostitutivi, che non sono in linea con quelli scolastici. Da qui l’intenzione di trasferire gli studenti da Sacile a Pordenone. Per Riccardi, postosi a fianco di Comuni e utenti «in questa protesta civile e costruttiva, che condivido in pieno» sostiene che «cercherò pure con la Provincia di Pordenone di capire come si potrebbero intanto armonizzare gli orari bus-scuola». Ma la protesta di ragazzi e genitori per quanto sarà ancora civile e costruttiva? «Siamo contribuenti e pretendiamo i servizi: la nostra protesta non potrà essere ancora a lungo così calma – tuona un genitore –. Le esigenze dei ragazzi non possono attendere: da domani per loro non cambierà nulla e per quanto ancora andranno avanti questi disagi?». Non nascondono una certa amarezza, mista a delusione, i genitori degli studenti al termine dell’incontro e il timore è «di essere davanti a una mancanza di volontà, dato che la linea sembra riparata, e a decisioni forse già prese. «Dobbiamo fare gli abbonamenti o no? Non ci sono state date certezze oggi – rimarcano –: sappiamo che c’è l’impegno sì, ma non se ci sarà il treno e cosa accadrà nei prossimi mesi. Possiamo stare tranquilli e continuare a mandare i ragazzi a Sacile o dovremo pensare seriamente al trasferimento? – interrogano –. Non sono state date linee guida agli utenti: come genitori ci siamo dati da fare, ma non possiamo pensare di doverci preoccupare noi di risolvere problemi che non ci competono né proporre soluzioni».