Cavazzo: Comitato in difesa del lago, «Evitare un altro disastro»

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di Piero Cargnelutti.

«Speriamo che l’operazione di sfangamento del bacino di Verzegnis non provochi un altro disastro come quello avvenuto poco più di un anno fa a Sauris». In vista della conferenza dei servizi che coinvolgerà tutti i sindaci dei Comuni situati lungo il Tagliamento e che è in programma venerdì 13 giugno in Regione, i Comitati a difesa del bacino imbrifero montano e a tutela e salvaguardia del Lago dei Tre Comuni hanno fatto sentire la propria voce, ieri, nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede della Regione a Udine. «Quello che è successo a Sauris – ha detto Franceschino Barazzutti – non può essere un modello e siamo rimasti stupiti delle parole dell’assessore Sara Vito: la fauna ittica non è ritornata da sé, ma perché è intervenuto l’Ente tutela Pesca, e poi ci spieghino dove sono finiti i 51 mila metri cubi di fango estratti dal lago». I comitati chiedano alla Regione che intervenga sulle modalità con le quali saranno effettuati gli sversamenti di fango dalla diga dell’Ambiesta, chiedendo nello specifico che venga aspirato e successivamente sistemato in modo tale che possa essere portato via e non lasciato correre a valle attraverso il Tagliamento, così come si è fatto in Toscana nei casi di Lapenna e Levanne. «Non è giusto che Edipower faccia pesare i suoi scarti alla comunità», hanno detto i comitati ricordando la presenza, ai piedi della diga dell’Ambiesta di uno scarico collegato attraverso le turbine direttamente al lago dei Tre Comuni, per cui vi è pure l’alto timore che buona parte di quelle migliaia e migliaia di metri cubi di fango si riversino proprio nel grande bacino friulano. «Non ci pare neppure corretto – ha detto Dino Rabassi del comitato a difesa del lago – che i sindaci vengono avvisati della conferenza di servizio a poche settimane dalle elezioni, quando molti Comuni hanno nuovi amministratori, diversi dei quali non sono neppure a conoscenza delle problematiche, per cui consigliamo loro di andare alla conferenza dei servizi accompagnati da qualche tecnico».