Cavazzo: la Regione salva il lago e i comitati esultano

di Piero Cargnelutti.

Dalla Regione un primo riconoscimento ufficiale relativo sia allo stato di criticità in cui versa il Lago dei Tre Comuni a causa dei tanti fanghi accumulatisi sul fondale nel corso dei decenni, sia una probabile apertura alla possibilità di creare un futuro by-pass dallo scarico della centrale di Somplago che permetta un percorso di rinaturalizzazione del bacino. È quanto emerge nel piano regionale di tutela delle acque approvato in questi giorni dalla quarta commissione del consiglio regionale. Più in generale, il documento approvato riporta «che anche il lago di Cavazzo si trova in condizioni di criticità ambientale, a causa dell’avanzata modificazione dello stato di qualità delle sue acque, dovuta alla pluridecennale immissione delle acque di scarico della centrale idroelettrica di Somplago, provenienti dalla Carnia tramite il sistema di derivazione ex Enel, ora Edipower», ma anche «sia presa in considerazione la possibilità di realizzare un canale di by-pass che convogli le acque della centrale direttamente nell’emissario del lago per recuperarlo a una condizione di naturalità». Parole che fanno brindare i comitati che in tutti questi anni si sono battuti per salvaguardare il grande bacino, e nel dettaglio, si tratta di proposte che sono arrivate proprio da loro, alle quali tutti i consiglieri della quarta commissione, maggioranza e opposizione, hanno dato parere favorevole. «I comitati ringraziano – dice Franceschino Barazzutti, rappresentante dei gruppi di cittadini che hanno seguito la vicenda in questi anni – i consiglieri regionali componenti della quarta commissione per l’attenzione rivolta al lago di Cavazzo, per aver considerato positivamente le nostre posizioni portate avanti con serietà, responsabilità e tenacia in questi anni. Continueremo la nostra attività di sensibilizzazione, di proposta, di vigilanza a che alle parole seguano i fatti». Nel corso degli anni, gli studi sia dell’ingegner Garzon commissionati dai Comuni che dell’ingegner Franzil dei comitati avevano dimostrato il rischio che il lago diventasse una grande pozzanghera di fango nei prossimi cento anni. «È un risultato storico – aggiunge Claudio Polano dell’Ente tutela pesca – che premia da una parte l’interesse che l’Ente ha sempre dimostrato nei confronti del più grande lago naturale della Regione, con diversi studi e ricerche sull’ecosistema lacuale, nonché con semine di salmonidi e ciprinidi e dall’altra, l’opera dei Comitati che da anni hanno lottato con successo contro il progetto Edipower di ripompaggio».