Cercivento: il Sindaco Boschetti dice “no” all’elettrodotto aereo

di Gino Grillo.

Dice di avvertire un certo disinteresse tra i sindaci e i politici della Carnia sulla vicenda dell’elettrodotto aereo Wurmlach-Somplago, il primo cittadino di Cercivento, Luca Boschetti. Da qualche tempo nessuno ne parla – sostiene -, in attesa della convocazione degli stati generali da parte della presidente Debora Serracchiani. Nessuno, infatti, fra i sindaci e i politici del territorio interessato dall’attraversamento dell’opera ha ancora assunto una posizione chiara. «Un ritardo – osserva il sindaco – nel prendere iniziative, che rischia di impedire ricorsi al Tar contro la decisione del Ministero che ha concesso il Via al progetto». «È vero che contro questa opera si sono espressi i vari comitati – prosegue Boschetti – ma la politica in generale è assente». Così, per smuovere un po’ le acque Boschetti ha convocato per settembre il consiglio comunale con all’ordine del giorno la questione dell’elettrodotto. «Ne scaturirà – anticipa- una posizione nettamente contraria all’opera». Nella delibera l’amministrazione comunale chiederà alla presidente Serracchiani di tenere fede alla parola data durante la campagna elettorale. «La presidente – prosegue il sindaco – deve rispondere ai cittadini su quanto dichiarato in campagna elettorale, e cioè che l’elettrodotto, se di deve fare, sarà interrato e non aereo, ma mi pare che Serracchiani abbia già sposato la causa di Alpe Adria Energia». Boschetti chiede che anche i sindaci delle vallate, i cui territori non sono direttamente interessati al passaggio della linea elettrica (Ligosullo, Paularo, Arta Terme, Sutrio) di prendere una netta posizione.

Una risposta a “Cercivento: il Sindaco Boschetti dice “no” all’elettrodotto aereo”

  1. Il Governo Craxi iniziò lo smantellamento della grande industria in Italia (si pensi, ad esempio, al massacro della Siderurgia) e, ovviamente dell’indotto, a favore di un fumoso terziario avanzato, in realtà speculazione finanziaria, e dubbi arricchimenti, vedi Berlusconi. Non più produzione di beni, ma di servizi. La media e piccola impresa sopravvisse come potè e si sanno le attuali difficoltà. Abbiamo Verdi soloni, falsi, ingannatori (che fanno i loro affari all’estero: rispettano lì l’ambiente?), Verdi mantenuti che non hanno mai lavorato, verdi melting pot di impigatucci ed avventizi o che hanno una visione idillica della natura per i quali l’ambiente non si tocca come se la natura fosse amica dell’uomo: altroché festa degli alberi, disboscare: La Carnia è invasa da alberi malati di processionaria! se non si vuole che continui a modificarsi in peggio il microclima. Bisogna ritornare a produrre beni, non pensare sola a difendere il bel giardino di casa propria o per il turista, questo sì indica ‘sotaneria’, virtù di tanti carnici. Gli operai da Forni di Sopra ad Amaro dovrebbero manifestare a favore dell’elettrodotto che fornisce energia all’industria che produce beni, profitto in parte reinvestito in ricerca e innovazione, salari e stipendi, quindi disponibilità a spendere, a favore di commercianti ed esercenti. La cultura di questi verdi è da borghese piccolo piccolo, sostanzialmente antioperaia!

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