Chiusaforte: polo sciistico fermo, Bovec corre ai ripari con i bus

di Alessandro Cesare.

Ormai pare certo che il polo sciistico di Bovec, almeno per la parte relativa al collegamento con Sella Nevea, durante la prossima stagione invernale, resterà chiuso. Il sindaco di Bovec però, Sinisa Germouscek, non ha intenzione di gettare al vento i buoni rapporti instaurati con il Friuli e con la comunità di Chiusaforte in particolare. Per questo domani parteciperà a un incontro con il collega Luigi Marcon e con i vertici di Promotur per studiare una soluzione. Per accordi presi con una serie di tour operator, Germouscek vuole garantire ai turisti che nel prossimo inverno soggiorneranno a Bovec, un demanio sciabile di tutto rispetto. Ecco perché è disposto a portare gli sciatori, con i bus, sulle piste di Sella Nevea e di Tarvisio. Un’ipotesi che non dispiace né a Promotur, né agli operatori di Canal del Ferro e Valcanale, ma che va analizzata più nel dettaglio. «Dipenderà tutto dalle contropartite che ci chiederà il Comune di Bovec», fanno sapere dall’Agenzia regionale. Senza dimenticare però che proprio Bovec ha un debito di circa 700 mila euro con Promotur per gli incassi derivanti dagli skipass. Certo è che questi potenziali turisti provenienti da Bovec potrebbero rappresentare un’ottima opportunità per il turismo regionale, visto che, oltre allo skipass, in Friuli frequenterebbero bar e ristoranti. Il trasporto via bus degli sciatori sloveni, per il breve periodo, appare l’unica soluzione per non “perdere” la qualifica di polo transfrontaliero per il Kanin, in attesa che, sfruttando i fondi europei, la Slovenia riesca a rimettere in moto la cabinovia crollata a gennaio. Una situazione che preoccupa a non poco gli operatori di Sella Nevea. A gettare acqua sul fuoco sulle polemiche è il direttore di Promotur, Manlio Petris. «Siamo riusciti ad attenuare l’impatto che la mancanza del collegamento transfrontaliero potrebbe provocare – spiega – grazie a un accordo siglato con un tour operator italiano, che si è impegnato a garantire 14 mila giornate-presenza a Sella Nevea nell’arco della stagione invernale.».