Chiusaforte: sollievo per lo slittamento della “razionalizzazione” scolastica


di Alessandro Cesare

Lo slittamento di un anno della razionalizzazione scolastica in Alto Friuli, come chiesto dai consiglieri regionali della montagna attraverso un apposito Ordine del giorno, fa tirare un sospiro di sollievo ai sindaci dei comuni con scuole a rischio soppressione. «Era quello che speravamo – afferma il primo cittadino di Chiusaforte, Luigi Marcon – e fa piacere che l'odg abbia avuto come firmatari tutti i consiglieri regionali della montagna, a dimostrazione che il tema della scuola non soltanto è fondamentale, ma anche trasversale  Ora, con questo rinvio – aggiunge – avremo tutto il tempo per verificare con calma la funzionalità del plesso scolastico di Chiusaforte, al di là dei semplici numeri, alla luce anche dei tanti interventi migliorativi effettuati negli ultimi anni dall'amministrazione comunale». Marcon ha poi ringraziato il vicino Comune di Pontebba per la solidarietà dimostrata in questa vicenda. Una solidarietà confermata dal sindaco di Pontebba, Isabella De Monte: «Nel caso di Chiusaforte – precisa – non devono valere soltanto i numeri. Per questo il plesso deve assolutamente restare aperto, magari sfruttando anche alcune delle deroghe possibili. Per quanto riguarda lo slittamento deciso dall'odg, credo sia importante per avviare una riflessione sulle reali necessità dei plessi del nostro territorio».<br />
Soddisfatto anche il primo cittadino di Resia, Sergio Chinese: «A prescindere da questo odg, come amministrazione ci eravamo mossi per salvare la scuola di Resia e le sue peculiarità culturali. Non a caso, negli ulitimi anni, abbiamo investito quasi 500 mila euro per mettere in sicurezza il plesso e per migliorare le strutture». Chinese però, è convinto di non dover abbassare la guardia, perchè la razionalizzazione scolastica è soltanto rimandata: «Se le scuole di montagna chiudono, una buona fetta di popolazione si trasferisce altrove».